Quest’anno la musica di Naturalmente Pianoforte si espande toccando molti borghi del Casentino: Raggiolo, Quorle, Castel Focognano, Lierna, Castel San Niccolò, Sarna, Montemignaio, Moggiona, Salutio, Talla, Quota e Carda, alcuni appartenenti al territorio del Parco Nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
I ragazzi di Tasto89 hanno intervistato il presidente del Parco Luca Santini, che ne ha illustrato la rilevanza e il valore ambientale e culturale.
Il presidente ha sottolineato l’importanza della conservazione della foresta, le cui faggete vetuste sono patrimonio UNESCO: “Gli alberi della riserva di Sasso Fratino vanno dai 70 ai 600 anni: erano già in vita all’età di Piero della Francesca e di Michelangelo”.
Luca Santini su Naturalmente Pianoforte commenta: “Manifestazioni come Naturalmente Pianoforte favoriscono lo sviluppo turistico e promuovono il territorio: ecco perché il Parco si impegna a collaborare con questo progetto. Questa terra è stata di ispirazione per gli artisti del Rinascimento, nel tondo Doni c’è il Monte della Verna, i primi dipinti di Giorgio Vasari si trovano a Camaldoli. Dante nelle sue citazioni di tanti luoghi descrive il Casentino. Le manifestazioni come Naturalmente Pianoforte per questo sono fondamentali. I tanti turisti, circa mezzo milione che pernottano nei comuni del Parco e i circa 5 milioni di visitatori all’anno, quando vengono a visitare l’area protetta per i suoi borghi, oltre che per le sue foreste”.
Sul futuro dei piccoli borghi del parco il Presidente commenta: “I piccoli paesi dell’area protetta avranno un futuro che sicuramente sarà migliore rispetto a quello che avranno i borghi che sono fuori dai parchi, perchè ci sono progetti che permettono loro di svilupparsi nel tempo”.
Santini entra nel merito anche della tutela delle foreste dicendo: “La mia battaglia per il futuro: l’impegno contro la combustione del legno come fonte di energia rinnovabile. Un minuto rispetto a 200 anni: cosa c’è di rinnovabile? Non è sostenibile. Ci vogliono 23 anni per bruciare la totalità degli alberi delle foreste casentinesi. In 23 anni ci troveremmo senza alberi e senza possibilità di produrre energia. Il Parco si impegna a proteggere questa eredità per le future generazioni.”
Il presidente ci lascia con un’importante domanda: “Gli esseri perfetti siamo noi o il mondo vegetale?”