Da venti anni una piccola grande donna sta portando avanti in modo tenace anche in Casentino, il progetto “Nati per leggere”.
Lei è Antonella Oddone, una delle pediatre di famiglia “storiche” di questa valle, nonché volontaria appassionata Unicef.
“Qual è l’intervento più potente che abbiamo per sviluppare il cervello? È una domanda, spesso anche un po’ scherzosa, che faccio ai genitori. Molti rimangono stupiti, altri senza parole. La risposta è semplice: il libro. La lettura ad alta voce, anche nei bambini molto piccoli, ha un super potere, che è quello di sviluppare il cervello”, commenta Antonella per spiegare questi vent’anni passati a visitare bambini e a prescrivere un po’ di dosi di “super potere”.
La Dottoressa continua: “Non sempre è facile far capire ai genitori quanto è importante passare del tempo a leggere ad alta voce insieme ai propri figli: basterebbe poco e i risultati sono assicurati! Meglio di qualsiasi medicina i libri e le voci dei genitori creano legami fortissimi, senso di attaccamento, autostima e voglia di imparare e diventare, una volta grandi, persone migliori. La lettura ad alta voce porta, inoltre, un grande vantaggio: riduce moltissimo le differenze sociali. I bambini crescono con la voglia di leggere, imparare, diventano creativi, empatici… insomma il mondo potrà avere persone migliori! La relazione di attaccamento che si crea in quel momento magico gioca un ruolo fondante nello sviluppo cerebrale. I genitori, entrambi, diventano una base sicura da cui staccarsi. Abbiamo una responsabilità enorme, dobbiamo rendercene conto”.
Negli anni scorsi la Dottoressa Oddone aveva attivato il progetto anche attraverso la collaborazione dei ragazzi del Liceo di Poppi e spera di poter recuperare questo percorso coinvolgendo anche i ragazzi più giovani nell’esperienza del peer-to-peer: “Credo che sia importante coinvolgere anche i più giovani, perché in questo modo potranno rifarlo come genitori e attivare così un circolo virtuoso. La passione per i libri anche in senso ampio non è innata, va insegnata. La lettura credo che sia importante ancora di più per l’istruzione delle bambine in tutte le culture”.
Per il progetto “Nati per leggere”, tra le buone pratiche da trasmettere per il corretto sviluppo del piccolo, il pediatra ha il compito di raccomandare la lettura ad alta voce, fornendo istruzioni su come leggere al bambino nel rispetto delle sue fasi di sviluppo consegnando ai genitori il materiale informativo prodotto dalle biblioteche.
Che la lettura sia un elemento fondamentale per lo sviluppo emotivo ed intellettuale del bambino è cosa dimostrata da numerosi studi. In particolare in America, dove già da tempo sono attuati progetti analoghi a Nati per Leggere, è stata rilevata una forte incidenza positiva dell’abitudine a leggere ai bambini sin dai primi anni di vita. Innanzitutto il tasso di scolarizzazione aumenta, così come si possono osservare effetti positivi sullo sviluppo affettivo e relazionale del bambino: l’abitudine a leggere è perciò anche un elemento che concorre alla crescita civile e sociale di una comunità.
Anche alla luce di queste considerazioni Nati per Leggere è stato premiato due anni fa dal Ministero per i beni e le attività culturali come “Migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura di rilevanza nazionale”.
La Dottoressa Antonella Oddone parlerà in modo più approfondito del progetto “Nati per leggere” – che compie il suo ventesimo anno qui in Casentino – alla Festa delle Bambine e dei Bambini che si terrà a Lierna di Poppi domenica 26 maggio. Nell’occasione, le letture ad alta voce saranno eseguite dalla scrittrice Marina Martinelli.
Comunicato stampa
Nati per leggere
Bibbiena, 22 maggio 2019