Nicholas Gelli, Maestro della Filarmonica di Soci e referente della Casina della musica del paese, è sulla copertina prestigiosa rivista Amadeus, insieme al primo clarinetto della Scala di Milano in una bellissima foto che porta la firma di Stefano Fabrizzi.
Il Sindaco Filippo Vagnoli, nel volerlo incontrare per complimentarsi con lui, ha commentato: “Possiamo dire che per un musicista essere lì è come essere sulla copertina di Vogue per un attore. Siamo orgogliosi quando un nostro concittadino riesce ad ottenere simili risultati e riconoscimenti perché può rappresentare un esempio per tanti giovani del territorio. Complimenti a Nicholas per quello che sta facendo e per come lo sta facendo, l’impegno e la passione pagano sempre”.
Amadeus è una rivista italiana che si occupa di musica classica con un cd inedito allegato che in questa edizione è stato registrato anche da Nicholas.
Essere stati omaggiati da Amadeus non è una cosa da nulla essendo considerato il mensile di musica più diffuso e autorevole e il solo periodico di settore presente nella Biblioteca vaticana. Inoltre, tutti i suoi numeri sono tradotti in braille, destinati all’Istituto dei Ciechi.
Nicholas Gelli, originario di Badia Prataglia e oggi sposato con la musicista e docente Giulia Borri di Bibbiena e qui residente, è il primo clarinetto solista dell’Orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna, con la quale si esibisce regolarmente su tutto il territorio nazionale.
Dal 2018 collabora con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Membro e fondatore del quartetto di clarinetti “two-fol-quartet” , nel 2015 ha inciso il disco “Greatest Hits”. Ha all’attivo numerose registrazioni per Visage Music, Brilliant, Da Vinci Classics. E numerose collaborazioni e tournée tra cui quelle con Neri Marcorè, Rappresentate di Lista, Claver Gold, Fabio de Luigi, Goran Bregovic.
Francesca Nassini Assessore alla cultura ha commentato: “La sua storia di impegno e grandi sacrifici rappresenta un grande esempio per tutti noi e in modo particolare per tanti ragazzi che oggi fanno fatica a sognare. La pandemia e comunque le crisi che si sono accavallate, hanno reso i nostri giovani insicuri e spesso incapaci di guardare avanti con ottimismo. Credo che storie come quella di Nicholas sia fatte apposta per dare sostegno a tutti coloro che hanno un sogno, ma sono troppo insicuri per dirlo a se stessi e per investirci tempo e energie. La musica, come tutte le professioni creative, in Italia ha pochi spazi e fatica a confermarsi una scelta possibile. Nicholas ce l’ha fatta, ma a fronte di sacrifici che è impensabile comprendere fino in fondo. Nel nostro Paese non siamo stati capaci di dare dignità a certe professioni, che rimangono appannaggio di pochissimi e viste quasi con pregiudizio. Oggi ci sentiamo meno soli nel sostenere l’importanza di certi percorsi per la nostra vita e per la nostra comunità”.
Nicholas ha ringraziato il Sindaco e l’Assessore dicendo: “Ho iniziato a suonare quando ero un bambino e tanti sono stati i sacrifici che ho fatto personalmente e che hanno fatto anche i miei familiari. Spostarsi da un piccolo paese di montagna non è facile né scontato. Io mi sento di fare il mio dovere, ovvero la cosa che amo, suonare. Tutto il resto per me rappresenta il frutto di un impegno costante e appassionato. Faccio tantissimi concerti nel corso dell’anno, incido, collaboro con tanti professionisti ma ho deciso di non lasciare la mia terra. Devo tanto al Casentino in generale e al mio paese natale, Badia Prataglia. E devo tanto ai miei genitori e alla mia famiglia, mia moglie e mia figlia. Si può fare ciò che si desidera? Ovviamente non sempre, ma con impegno e studio i sogni sicuramente si possono realizzare con più facilità”.