Ebbene sì. Anche il Casentino annovera il suo arciere dalla mira millimetrica!
Anche se in effetti non si tratta propriamente di scoccare frecce… ma freccette. Un ambito che può sembrare un po’ ridotto, ma così non è.
La storia che mi appresto a raccontare inizia più o meno in perfetto stile dell’arciere più famoso di Sherwood. Lui si chiama Nikolas Ruggero e ha 15 anni.
Qualche anno addietro Nikolas va col babbo Stefano a giocare a freccette e, come si fa tra padre e figlio, prova a lanciarne una anche lui: centro!
Ne lancia un’altra e non solo colpisce nuovamente il centro del bersaglio, ma divide in due la freccetta che vi era già conficcata! Da quell’episodio Nikolas ha cominciato a giocare seriamente, inanellando una serie di successi sia locali che regionali ma anche nazionali e internazionali.
Infatti è lui il più giovane campione per la sua categoria di competenza.
Questo quando aveva appena 13 anni.
La storia di Nikolas ci dà l’opportunità di aprire una finestra per esplorare un mondo davvero poco conosciuto al grande pubblico sportivo, ma che in realtà annovera grandissimi numeri al suo attivo.
Non andrò qui a spiegare i termini tecnici, rischierei di essere prolissa e sicuramente imprecisa.
I campionati di freccette contano tantissime squadre in Casentino: dalle giovanili a quelle femminili per arrivare alla serie A di cui Nikolas è campione italiano.
Così come succede per la maggior parte degli sport più popolari, anche qui si va dal semplice amatore ai gironi più competitivi che oltre ai premi in denaro, offrono trasferte oltre confine.
Scopro insieme a Nikolas e Stefano che sono molti, anzi moltissimi i locali nella nostra vallata che ospitano squadre di freccette: per gli allenamenti e per le gare a livello locale.
Poi, il tutto si sposta necessariamente in centri più grandi durante le gare più grosse, ad esempio il centro fiere e convegni di Arezzo.
C’è un grande fermento attorno a questo sport. Esiste anche un’apposita applicazione per smartphone in cui è possibile consultare i gironi, le partite disputate, le classifiche generali delle squadre e anche quelle dei singoli giocatori con tanto di foto e punteggi.
Alla domanda di cosa lo appassiona delle freccette Nikolas risponde: «È uno sport che mi permette sempre di mettere a grande prova la mia concentrazione». E non ci sono dubbi visto che ogni giocatore è solo di fronte al tabellone con attorno la “pressione” della gente che fa il tifo e commenta. «Mi permette anche di cercare sempre di superare me stesso – aggiunge il giovane campione – e di mettermi a confronto con giocatori spesso più grandi di me. Lo trovo molto stimolante».
E Nikolas non solo si confronta con giocatori più grandi di lui… ma li batte anche!