Ti accoglie il profumo di pasta, di crema, di cioccolato e di burro. Insomma, se chiudi gli occhi sei in paradiso. Poi ci sono loro. Elena e Federico, sempre sorridenti, sempre accoglienti e morbidi come una tazza di panna.
Sono dalla Edi, avete indovinato.
Federico Bachini è il primo personaggio che ci farà un regalo. Perché? Perché Federico è capace di guardare avanti, ma anche in profondità, e perché il suo ottimismo intelligente, quello stesso che è stato plasmato dall’arte paziente della pasticceria, lo porta sempre a costruire, a proporre ad aprire.
A proposito di questo, di quale regalo si tratta?
Il 2020 è il 70esimo compleanno della Edi, quella piccola trattoria, oggi realtà fiorente, che prima la nonna di Federico Savina, poi la mamma Edi aprirono a Bibbiena Stazione. 70 è un numero bellissimo per un’attività imprenditoriale perché ci dice tante cose delle persone che da quel lontano 1950 si sono prese cura di questo percorso di vita e di lavoro.
Innanzitutto ci parla di costanza. Poi di saper fare. Ma soprattutto di amore.
Per festeggiare questo compleanno speciale Federico e la moglie Elena, hanno deciso di rinnovare il locale di Bibbiena Stazione. Federico racconta così il suo regalo speciale: “Questo è il mio, nostro regalo per i casentinesi in questo momento. Volevo comunicarlo su Facebook, poi è arrivata la vostra bella proposta e abbiamo deciso di dirlo così. Fare un lavoro così importante in un momento come questo per noi significa dire ai nostri concittadini che questo è il tempo di stare uniti, di non mollare, di darci una mano gli uni con gli altri, ma anche di guardare avanti, di caricare il futuro di un significato diverso. Ne abbiamo bisogno tutti. Mia mamma e mio babbo mi hanno insegnato questo. La loro attività è stata aperta dopo un momento buio della nostra storia nazionale eppure hanno creduto in ciò che facevano. Mi hanno insegnato l’amore per il proprio territorio, per le persone che ci abitano. Io ho portato avanti tutto questo alimentando quell’amore”.
Federico è emozionato, sa di buono come le cose che lo circondano, un gigante sorridente e sincero: “Ora è il tempo di guardare con gioia ciò che ci aspetta, rispettando le regole. E’ il tempo di essere fermi, ma non di lamentarsi. E’ il tempo di stare attenti per il bene di chi è più fragile, ma non di chiudere i cuori. Quelli devono rimanere aperti. La decisione di ristrutturare il locale nasce in un momento triste, ma per dare speranza. In estate forse sarà pronto. In estate forse saranno tempi migliori. Forza casentinesi, ce la faremo!”.
Grazie Federico, non ho bisogno di aggiungere nulla, di commentare di fare chiusure.
Rossana Farini