La musica nasce per magia, quasi per caso. Magari anche per necessità. Come le cose belle sembra sgorgare dal nulla. Eppure ci vuole un bravo ostetrico del pentagramma per tirarla fuori da quella nebulosa. Eccoci al nostro personaggio per la seconda puntata di “Oggi ti regalo…”. Lui è un musicista e lo fa di lavoro, vive di musica. Lui è casentinese ed è una mosca bianca, o un girasole che ha deciso troppo presto di aprirsi alla luce.
Lui è Massimo Giuntini.
Ex componente dei Modena City Ramblers, grande polistrumentista, ma anche maestro indiscusso della “irish folk music”. Nel tempo ha saputo creare collaborazioni artistiche di valore con musicisti del calibro di Roger Lucey, Andrea Chimenti, Cisco Bellotti, Raffaello Simeoni e Caroline Blundell.
Ma noi abbiamo bisogno di un regalo… qual è?
Lui che dell’Irlanda ha fatto la sua seconda patria, con amici che lo aspettano ed artistici che lo stimano, ha messo tutto il suo cuore verde dentro la sua ultima fatica The lonely sunflower.
Un album che è un fiore, un fiore che è musica e metafora di vita artistica ma oggi anche di resistenza a tutto ciò che ci sta accadendo.
Massimo racconta così The lonely sunflower: “Ero sulla ciclabile di San Piero quando la mia attenzione è stata rapita da un piccolo girasole, l’unico che si era aperto al sole. Così ha avuto inizio questo album. Avevo dei ritagli di pezzi già fatti e ho iniziato a metterli insieme, ad eseguirli in fila, poi rifarli, come nella tradizione irlandese. In prima battuta avevo pensato al progetto solo in termini musicali: la musica che prevale è un’altra e io mi sentivo come quel girasole. Ma in realtà dopo il primo girasole anche gli altri si rivelano alla luce, quindi l’orgoglio nasce da questo sentirsi diversi, eppure non soli. Poi è arrivato il covid-19. Così quel girasole ha assunto tutt’altro significato, è il simbolo della nostra resistenza in questo momento, del nostro essere solidali e forti, ma anche un simbolo di speranza. Questo voglio donare ai miei concittadini e questo è il messaggio che vorrei dare loro”.
Il nuovo album di Massimo è davvero solare e molto irish, si respirano le sonorità tipiche della terra amatissima dal musicista, si vedono colline verdi, si sente il profumo del whiskey, si respira l’aria dei pub, c’è tutta l’anima di genti e tradizioni che molti conoscono, ma pochi hanno sulla pelle.
Un album che si può non solo ascoltare ma vivere e magari innamorarsi di qualcosa di lontano e vicino al tempo stesso. Senz’altro è un inno all’unicità, certo, ma anche alla voglia di farcela sempre.
Massimo conclude: “Vorrei che questa musica fosse di aiuta a tutti coloro che stanno combattendo in questo momento. Ci vuole la luce per tirarsi su e ricominciare e spero che tutti riescano ad avere questa spinta. Ne abbiamo bisogno. La dedica la faccio a tutti i girasoli che stanno resistendo”.
Il cd lo trovate da www.radicimuscrecords.it e in digitale in tutte le piattaforme.
Rossana Farini