“Per Luca” -Il diario del Fazzi-

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Per Luca ❤️
Sto pensando ad un mio cugino, anche se proprio cugino non era, io lo consideravo cugino. Andavamo sempre al mare insieme fino da piccoli, tutti i sabati a mangiare la pizza e ogni domenica la passavano a pranzo con i parenti,  perché una volta era così,  i giorni di festa eravamo sempre in 20 a casa della mia nonna a Salutio. Penso a lui che a soli 19 anni si ammalò di un tumore alla testa e solo un anno dopo ci lasciò. Ogni volta che nella vita ho dovuto affrontare qualcosa di difficile, il mio pensiero è andato per primo sempre a lui. Era un ragazzo buono, con tanti amici, giocava bene a calcio, e ogni tanto andavo a vederlo nel Rassina il suo paese.
Era l’unico che mi batteva a Ping pong e ogni volta mi faceva piangere dalla rabbia perché io non ho mai voluto perdere. Io avevo 4 anni meno di lui ma spesso andavo a trovarlo per fargli compagnia. Mi faceva ascoltare la musica con le sue cuffie, poi lo accompagnavo a fare una passeggiata. Dovevo tenerlo perché la malattia lo aveva reso quasi cieco. Mi ricordo che una volta durante una passeggiata si sentì male, lui vomitò e riprese a camminare dicendo che stava bene. Erano gli effetti devastanti della chemio che lo aveva anche modificato nel viso e nel suo aspetto.
Un giorno lo accompagnai anche in piscina a Talla. Fu una bella giornata che ricordo ancora. Lo aiutai ad arrivare alla vasca e vedergli fare un po’ di bracciate nell’acqua mi riempì di gioia. Andammo al bar a prenderci le patatine e il gelato e la sera vennero a riprenderci.
Non ho mai visto Luca lamentarsi. Aveva solo 19 anni, gli anni più belli, quelli in cui esci con gli amici, incontri i primi amori e la vita sembra essere infinita. Io per fortuna quei meravigliosi anni li ho vissuti e come li ho vissuti! E quelli dopo ancora di più! Non mi è mancato mai niente, ho avuto tutto e la sera prima di dormire ho sempre pensato a Luca, ai momenti passati insieme, alla sua sfortuna, ma sopratutto alla sua forza e al suo coraggio.
Io so che mi è sempre stato vicino anche da lassù e anche ora so che è al mio fianco e così sarà fino alla fine.
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Fabrizio Piantini
Laureato in Economia Commercio nella Facoltà di Firenze nel 1999, dal 2000 ho intrapreso la professione di Consulente Finanziario per Banca Mediolanum. La mia attività lavorativa è stata ed è una vera e propria Scuola di Vita che mi ha permesso di sviluppare i miei talenti e dedicarmi nel tempo a numerose passioni. Sono un esploratore mai domo della vita in tutte le sue forme, mi sono dedicato alla conoscenza dei vini diventando Sommelier, sulla soglia dei quarant’anni mi sono innamorato della corsa fino a cimentarmi in due maratone. Amante degli animali, oggi ho un piccolo Jack Russel, il gatto Stella e il mio cavallo Romeo. Ho sempre amato scrivere poesie e racconti per esigenza dell’anima e per esprimere tutte le mie emozioni che vivo al massimo, sennò, come dice il mio cantante preferito loro mi fanno fuori. Ah, dimenticavo, dall’8 marzo 2019 (non a caso la festa della Donna), ho perso una gamba, non è stato un dramma, in fondo come dico : è solo una gamba.

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