Ponte a Poppi, sciolta l’Associazione Attività Produttive

di C.B.
Rammarico del Presidente Emanuele Tapinassi
All’indomani della riunione generale dei commercianti di Ponte a Poppi che ha visto la partecipazione di soli 9 esercenti dei 120 presenti  nel paese, apprendiamo della decisione del Consiglio Direttivo in carica di sciogliere l’AAP. Per comprenderne i motivi ne abbiamo parlato con il Presidente in carica (ma dovremmo dire ex Presidente) Emanuele Tapinassi.
Tapinassi, come mai questa decisione così drastica?
Fondamentalmente perché non sussistevano più gli estremi per andare avanti. Alla riunione di ieri sera hanno partecipato solo 9 commercianti su 120 che siamo a Ponte a Poppi. Nel Consiglio Direttivo, dopo alcune recenti dimissioni, eravamo rimasti in tre. E quindi, era venuto meno anche il numero legale che consentiva a questo organo di operare.
Quindi avete chiesto ai soci dell’Associazione di entrare nel Consiglio?
Esatto. In effetti qualcuno si è anche fatto avanti e avremmo raggiunto il numero minimo legale. Ma abbiamo ritenuto, comunque, che fossimo sempre troppo pochi per sopportare la mole di lavoro che un’associazione come la nostra necessita. Di qui, in accordo con i presenti alla riunione, la decisione di scioglierla.
Non crede che la scarsa partecipazione alla riunione sia anche dovuta al poco preavviso con cui avete mandato gli inviti?
Questo può essere in parte vero, ma va detto che anche alle altre riunioni, in cui avevamo dato maggiore preavviso, non c’è mai stata una grandissima partecipazione. Evidentemente le sorti di questo paese non stanno molto a cuore ai commercianti…
Effettivamente è un peccato perché, ultimamente, l’AAP stava organizzando molte cose…
Sì, è un vero peccato e me ne rammarico molto. Spero solo che non tutto vada perso perché eventi come la “Notte Rosa”, la “Fiera di San Torello” e la serata di cabaret di “Ridicasentino” avevano portanto a Ponte a Poppi davvero tanta gente.
A cosa è dovuta, secondo lei, questa situazione?
I problemi sono molteplici: a Ponte a Poppi ci sono poche associazioni, manca per esempio una Pro-loco. I commercianti hanno sopperito a questa mancanza come hanno potuto, ma gli impegni lavorativi dei medesimi mal si conciliano con quelli di cui necessita un’attività associazionistica. Il momento storico che stiamo vivendo, inoltre, non aiuta e anche chiedere ai nostri soci continui contributi economici per organizzare gli eventi sta diventando sempre più difficile. Se a tutto questo aggiungiamo gelosie, scarsa lungimiranza e poco attaccamento al paese, beh… i giochi sono, purtroppo, fatti. In conclusione, comunque, voglio personalmente ringraziare i miei colleghi del Consiglio Direttivo (Marcella Consumi, Marcella Morelli, Donatella Corazzesi e Chiara Gambineri) e tutti i commercianti che sono sempre venuti alle riunioni e che ci hanno aiutato i ìn questi anni.
 
In realtà, come ci dice poi il Presidente Tapinassi, le dimissioni sue e dei membri del Direttivo non sono ancora state ratificate ufficialmente. È lecito quindi sperare che, in extremis, qualche volenteroso commerciante si faccia avanti e raccolga il testimone di un’associazione storica di Ponte a Poppi. Il pessimismo, però, la fa da padrone…
 
 

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