(di Lista Civica Poppi Libera)
Si è celebrata l’Assemblea pubblica sulla Sanità a Poppi, l’occasione per un’approfondita riflessione sul tema del referendum.
Rinnoviamo intanto il sincero ringraziamento a tutti i Consiglieri regionali presenti, al CREST rappresentato dal suo Presidente combattente Valerio Bobini , ai Sindaci, ai cittadini, che con la loro partecipazione hanno arricchito la serata, non però senza qualche nota di rammarico.
Una premessa la dobbiamo infatti dedicare ad una ormai conclamata refrattarietà agli incontri pubblici da parte della cittadinanza.
Abbiamo infatti voluto che questa assemblea si celebrasse a Poppi, con l’intento di riconoscere e premiare il tempestivo impegno di Poppi e della sua minoranza su un tema importante come quello della salute pubblica, quando altrove si tentennava.
Il freddo di una gelida stanza, è stato ahinoi il contorno inaspettato, ma efficace nel far comprendere tutto il sentire.
L’appello che andiamo ripetendo da un po’, di abbandonare le comodi poltrone pare cadere nel vuoto. Sono proprio questi i comportamenti che fanno forte chi comanda, si chiami PD o altro poco importa.
Continueremo pertanto a parlare di politica ( con la p maiuscola) come ieri sera è avvenuto, fortemente convinti che l’opera di risveglio delle coscienze passi anche da scomode riunioni, in fredde stanze comunali prive di riscaldamento, evidentemente adagiatesi anch’esse da un lustro di altrettante politiche che hanno allontanato il cittadino invece di avvicinarlo; da qui una risposta solo all’apparenza fredda ad un evento come da tempo non si vedeva in Casentino (tutti i gruppi consiliari di minoranza in Regione, nostri ospiti, pronti ad ascoltarci).
Ed allora sarà mica che qualcuno vorrà farci credere che va tutto bene così?
Abbiamo avuto conferma che il disegno truffaldino della Giunta regionale mira a cancellare la volontà di 55.000 toscani, che hanno espresso con la loro firma il pieno sostegno alle ragioni del referendum. In ballo il progetto di privatizzazione della Sanità, che ha il suo prototipo qui in Toscana, vero e proprio esperimento da riprodurre su scala nazionale dal PD.
Tagli lineari di risorse, esuberi di personale, aree vaste spartiacque tra la sanità pubblica (quella pagata dai cittadini) e quella privata (pagata dai cittadini due volte).
In questo scenario non è pertanto possibile rimanere inermi.
Lo strumento già messo in campo è il referendum.
L’altro, è una giusta dose di tensione civica che non permetta a simili architetti amministrativi di portarci via pezzi di Stato per farvene una cosa loro.
Questo vale in Casentino come in Versilia. Perché l’insegnamento tratto dalla riunione è che nessuno può ritenersi indenne. Prendere o lasciare cari cittadini.
Ricordatevi: ci hanno portato via l’acqua pubblica, e ne paghiamo salato il conto in bolletta. Ci hanno allontanato la gestione dei rifiuti dal territorio per farne un business colossale. Ma con la salute non si scherza.
Sindaci, comitati di cittadini, partiti politici, tutti dobbiamo essere pronti alle barricate se il disegno così come ci è stato rappresentato vedrà compimento.
Non è più il tempo di rimanere alla finestra a guardare. Questo è il nostro senso civico di appartenenza ad una comunità. Questo è il nostro impegno. Questa è vera resistenza.
Il resto sono chiacchiere.