Pratovecchio Stia – Durante il mese di marzo 2020, siamo in pieno primo lockdown da COVID19, a Pratovecchio Stia, nelle prime ore del pomeriggio di un piovoso mercoledì, una donna di 87 anni veniva “visitata” da un sedicente tecnico, manutentore di caldaie. La “nonnina”, fidandosi del fare gentile e professionale di un uomo, tra i 30 e i 35 anni lo ha fatto accomodare in casa fornendogli, come da sua richiesta, il libretto di manutenzione della caldaia e le ultime bollette del gas. Quindi, mentre si faceva mostrare il luogo dove era la caldaia, approfittando di un momento di distrazione della donna, si introduceva nella camera da letto e asportava il poco denaro contante che quest’ultima custodiva in casa per le spese necessarie in quei duri giorni di chiusura totale delle attività a causa del COVID19. Dopo il fantomatico controllo della caldaia, la “nonnina” si accorgeva dell’ammanco e allertava i Carabinieri della Stazione di Pratovecchio Stia, denunciando l’accaduto. Non poco complesse le indagini scaturite dalla denuncia a causa dell’assenza di testimoni e la rapida successione degli eventi. Solo una descrizione: un uomo, discretamente giovane, tra i 30 e i 35 anni. Alcuni vicini, le cui informazioni venivano acquisite dai Carabinieri, avevano però notato allontanarsi, in quelle circostanze temporali, una Fiat Punto mai vista prima nei pressi della residenza della signora. Gli investigatori quindi della Stazione di Pratovecchio Stia, ricevendo nei mesi successivi una segnalazione dei colleghi di Cesena circa l’identificazione di un uomo che a bordo di una Fiat Punto si aggirava con fare sospetto in quel territorio, nel medesimo periodo in cui l’anziana aveva subito il furto e aveva a proprio carico svariati precedenti per furti e truffe commesse con il modus operandi del falso tecnico di caldaie, decidevano di approfondire e ricollegare il soggetto ai fatti accaduti in Casentino. Veniva inoltre acquisita l’informazione che quest’ultimo viaggiava proprio a bordo di una Fiat Punto. Sottoposta la foto all’anziana, senza ombra di dubbio il finto tecnico manutentore veniva riconosciuto da quest’ultima. Si tratta di un 34enne di etnia rom, con precedenti di polizia, anagraficamente residente a Brescia ma di fatto autore di malefatte in diversi territori, compresi quello casentinese e limitrofi. A suo carico, al momento, una denuncia per furto in abitazione e la proposta per il foglio di via obbligatorio dal comune di Pratovecchio Stia quale misura di prevenzione.
Importante, nella vicenda di indagine, l’aver riferito da parte dei vicini di casa dell’anziana signora, il “movimento” sospetto di una autovettura mai vista prima in quel territorio, così come l’osmosi informativa tra le varie realtà territoriali dell’Arma dei Carabinieri limitrofe, circostanza che senza ombra di dubbio ha determinato il pervenire all’odierno indagato.
I cittadini sono sempre invitati a rivolgersi con fiducia alle Stazioni Carabinieri del territorio, 8 in tutto il Casentino, compresa Bibbiena, sede anche del Comando Compagnia. È importante, dinanzi a vicende del genere, riferire anche i particolari ritenuti “minimali” al fine di poter identificare gli autori di reati oltremodo fastidiosi, specie se si tratta di persone anziane.