Adeguamento sismico, uffici comunali trasferiti per almeno un anno
Il Comune di Pratovecchio Stia ha aggiudicato nei giorni scorsi l’appalto per l’adeguamento sismico del palazzo municipale di Stia, in Piazza Pertini. E’ un’opera di ristrutturazione completa, che comporterà fra l’altro la eliminazione della struttura in cemento–amianto esistente e la realizzazione di un nuovo tetto in legno. Per il resto l’edificio sarà rinforzato nelle sue parti portanti, per essere appunto rispondente alle normative antisismiche. In questo immobile l’Amministrazione Comunale sa che dovrà investire quasi un milione di euro, fra denaro e la cessione all’aggiudicatario delle ex scuole elementari di Papiano, edificio ormai in disuso. Quest’ultima componente incide sul totale per circa un quarto.
Si prepara dunque a Stia una stagione di lavori piuttosto lunga, con alcune conseguenze anche sul funzionamento di uffici e servizi pubblici. Il capitolato prevede la consegna dei lavori finiti in due anni, con la speranza però di poter riuscire ad anticipare la chiusura dei cantieri. Si tratta comunque di un tempo piuttosto lungo, durante il quale – come già si sa – gli uffici del Comune saranno temporaneamente operativi presso il Palagio Fiorentino. Si dovrà spostare anche l’ufficio postale, ma sarà comunque un trasloco di pochi metri visto che per la sede provvisoria verrà approntato un locale nella stessa piazza preso in locazione. L’ufficio tecnico comunale prevede di poter fare l’aggiudicazione definitiva dell’opera nel giro di poche settimane (deve essere completato l’iter burocratico di legge), poi nel giro di trenta giorni si dovrebbe concretizzare l’apertura del cantiere. “E’ un’opera importante alla quale teniamo molto, che richiederà tempo ma ci restituirà un edificio moderno e funzionale migliorando fra l’altro anche l’aspetto stesso di una zona di grande visibilità. Cercheremo di limitare al minimo gli inevitabili piccoli disagi che sono dati da un cantiere aperto in pieno centro”, ha detto il Sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa