Preoccupazione per la mancata sostituzione della pediatra in Casentino

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Le associazioni di familiari: «Importante riattivare gli ambulatori di supporto pediatrico


CASENTINO – «Le oltre 3mila famiglie con bambini in età pediatrica non possono essere assistiti a lungo con due soli pediatri di famiglia» – questa è la preoccupazione espressa dalle associazioni dei genitori dopo aver appreso che nessuno ha accettato l’incarico provvisorio per la sostituzione della dottoressa Fregoli che ha cessato l’attività a fine giugno scorso. A breve ci sarà l’avviso per la copertura della zona carente, ma ci vorranno dei mesi per l’assegnazione dell’incarico, stessa situazione anche per le famiglie della Valtiberina dal prossimo 1° settembre.

«Siamo molto preoccupati – ammette il dottor Nicola Boncompagni, uno dei referenti dei genitori dell’Alto Casentino – Nessuno discute sul fatto che la ASL farà di tutto per evitare eccessivi disagi nel periodo, più o meno lungo, in cui più di 3mila famiglie dovranno essere seguite solo da due pediatre, ma l’esperienza insegna che attraversare la prossima stagione invernale in questa situazione non può che creare criticità e preoccupazioni per i genitori dei nostri piccoli pazienti. Per questo abbiamo deciso di rivolgersi, insieme alle Associazioni genitori della Valtiberina, ai dirigenti delle Zone Distretto Casentino e Valtiberina e della Asl Toscana Sud Est per chiedere, nell’ambito delle attività integrative previste convenzionalmente, come già avvenuto in passato, l’attivazione di ambulatori di supporto pediatrico con presenze da bisettimanali a trisettimanali, di cui una il sabato mattina».

Aggiunge Andrea Fiori, presidente dell’ATGBC Cuore di Bimbo: «La nascita delle nuove zone distretto era stata fortemente voluta da tutte le amministrazioni locali proprio per avere una maggiore progettualità e immediatezza di risposta di fronte a situazioni problematiche. In effetti nell’inverno 2022/23 di fronte a una simile situazione è stato grazie al grande impegno dei Direttori di Zona che vennero attivati accordi con la Scuola di Specializzazione di Siena e con i pediatri di famiglia per garantire la presenza di pediatri tre volte a settimana, così da superare i delicatissimi periodi autunnali e invernali. Progettualità che visto la positività è stata recepita anche in altre zone della Toscana. Ecco perché abbiamo richiesto ai dirigenti ASL, la riattivazione degli ambulatori pediatrici di supporto all’attività. Tutti speriamo che al più presto venga coperta la zona carente, ma se ciò non dovesse avvenire entro fine ottobre, non possono esserci motivazioni che impediscano l’attivazione di ambulatori bi o trisettimanali (di cui una volta il sabato mattina) per dare una risposta alle legittime esigenze delle famiglie casentinesi e della Valtiberina di fronte ad un periodo delicato come quello della stagione influenzale».

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