Il Dr. Michel Quicheron (Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises – EASME), accompagnato da un rappresentante del gruppo esterno di monitoraggio del programma LIFE, Dr. Michele Lischi, ha visitato nei giorni scorsi alcune aree sperimentali in Casentino, localizzate nei boschi di faggio nel Comune di Chitignano, appartenenti alla proprietà agricolo-forestale della Regione Toscana gestita dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
La visita era compresa nel programma di verifica dello stato di avanzamento del progetto “LIFE FutureForCoppiceS” sulla gestione sostenibile delle foreste. Il progetto, coordinato dal Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA, vede impegnati esperti delle Università di Firenze e Sassari, della Fondazione Edmund Mach, dell’Agenzia Forestas della Regione Sardegna e dell’Ente Terre Regionali Toscane, e mira a sviluppare la gestione forestale sostenibile dei boschi cedui. Il risultato atteso sarà quello di fornire suggerimenti operativi sulla sostenibilità delle varie forme di trattamento dei boschi cedui in termini di offerta di una pluralità di beni e servizi, quali l’aumento delle capacità di stoccaggio del carbonio, la protezione della salute delle foreste, della biodiversità e degli aspetti idrogeologici, e la possibilità di ottenere energia rinnovabile e prodotti non legnosi; tutti temi di grande attualità e di valore strategico nella gestione sostenibile delle foreste, per il benessere delle comunità rurali e della società in generale.
“Il Casentino è una delle aree forestali più importanti d’Italia – afferma Alfredo Bresciani, dell’Unione dei Comuni – su una superficie complessiva di 82.617 ettari 56.660 risultano coperti da boschi e 41.160 ettari sono costituiti da boschi cedui. La superficie media annua d’intervento supera i 1.500 ettari e 887 ettari sono interessati da tagli di boschi cedui. La produzione complessiva è pari a 140.000 metri cubi di legname commerciabile. Il fabbisogno di manodopera necessario alle sole fasi di taglio ed esbosco è di 25.000 giornate lavorative ed il valore degli assortimenti legnosi prodotti è di oltre 7 milioni di euro annui”. Si tratta quindi di un settore produttivo fondamentale per l’economia della vallata, non delocalizzabile e soprattutto sostenibile in termini economici, sociali e ambientali. “L’Unione dei Comuni gestisce una superficie forestale di oltre 11.000 ettari appartenente alla Regione Toscana, ove sono attivi molti protocolli sperimentali finalizzati alla ricerca delle migliori forme di gestione delle foreste. I comprensori forestali di proprietà pubblica costituiscono la condizione ideale per sperimentare e diffondere nuovi criteri operativi che consentano di ottenere opportunità di lavoro per le imprese forestali, di incrementare la biodiversità, di promuovere l’innovazione, la formazione professionale, la sicurezza e favorire la regolarità dell’occupazione e del mercato. Nel necessario rapporto fra ricerca e gestione deve essere considerata la proficua collaborazione da sempre instaurata con il CREA e il progetto “LIFE FutureForCoppiceS” ne costituisce oggi un ulteriore apporto”.
Comunicato stampa
Poppi, 26 aprile 2018