Fortuna e gioco d’azzardo, un’accoppiata che genera non pochi dubbi, dato che in tanti reputano le vincite una questione più che altro di bravura. Ma in effetti non è semplice arrivare ad una risposta definitiva, perché c’è chi vince molte volte, senza padroneggiare alcuna tecnica o strategia, e chi invece si sforza e non ci riesce, pur studiando. Quanto conta, dunque, la fortuna al gioco? È quello che cercheremo di capire oggi, affrontando un viaggio nel mondo del gambling e delle scommesse, per comprendere il peso effettivo di questa componente, insieme ai suoi ovvi limiti.
La fortuna, comunque, esiste
È giusto partire da una premessa: chi sostiene che la fortuna al gioco d’azzardo non esiste, sostanzialmente è in errore. Un po’ come nella vita, anche nel gambling è possibile sfruttare il classico colpo di fortuna che ti fa svoltare per sempre, e che ti fa vincere contro i giocatori più esperti al mondo. È raro? Per carità, è rarissimo, ma ciò non toglie che può realmente succedere. Anche perché, per quanto riguarda la fortuna nel gioco, come si legge sul blog di Leovegas.it, ci sono diversi indicatori statistici secondo i quali alcune persone sarebbero più fortunate di altre. Per fare un esempio, pare che le donne siano più fortunate al gioco degli uomini, e questo lo si evince mettendo a confronto i casi delle vittorie più clamorose nella storia delle lotterie. Quindi la dea bendata può mettere il proprio zampino e cambiare le sorti di qualsiasi partita, o lotteria.
Ma è la bravura che alla lunga pesa
Se da un lato la fortuna esiste, dall’altro in alcuni casi può rivelarsi effimera. Soprattutto alla lunga: può cambiare le sorti di una giocata o di una partita, ma è davvero difficile che possa ripetersi per quella successiva. In altre parole, chi intende vincere sul medio o lungo termine non può fare affidamento sulla dea bendata, e qui è possibile usare una metafora molto chiara: in un campionato, alla fine lo scudetto va a chi gioca al meglio le proprie carte lungo l’intera stagione, e non a chi riesce a vincere lo scontro diretto, per un colpo di fortuna. Allo stesso modo, al tavolo verde e in giochi come quelli di carte, la mano può sorridere una, due, tre volte… ma alla fine l’unico che può riuscire a vincere nel lungo periodo è il professionista.
La fortuna al gioco? Dipende dal gioco…
In certi casi la fortuna ha in effetti un ruolo preponderante, come accade per le lotterie, dove di fatto la sorte è l’unica componente che entra in gioco. Per altri tipi di giochi e scommesse, invece, la fortuna ha un ruolo molto forte, ma non è l’unica presente: la roulette, ad esempio, viene definita dagli esperti un gioco semi-casuale. Poi troviamo altri game che si collocano un po’ nel mezzo, come le slot machine, che comunque presentano una serie di tecniche utili per ottimizzare le giocate. E infine ecco giochi come il poker e il blackjack, dove la matematica e i bluff (che adesso possono essere fatti anche dai computer) possono sicuramente influire. Sempre nel lungo periodo, s’intende.