Tappa a Chiusi della Verna. Il Sindaco Tellini: “Io, uomo delle Istituzioni ma anche di partito, coerente con indicazioni del PD.”
“Le fusioni sono una cosa seria”. Riprende il messaggio lanciato da Castel Focognano anche Giampaolo Tellini, Sindaco di Chiusi della Verna , per illustrare i motivi che lo hanno spinto a promuovere e poi deliberare la richiesta di referendum consultivo per la fusione fra i comuni di Chiusi della Verna, Castel Focognano e Chitignano.
“Sono un uomo delle Istituzioni ma anche un uomo di partito – prosegue Tellini, e come tale sono coerente con le indicazioni che vengono, ad esempio, anche dall’ultima assemblea regionale di Chianciano Terme, giusto poche settimane fa”.
Tellini riprende alcuni passaggi di quel convegno, “Perché sono elementi che mi hanno anche aiutato, insieme ai miei colleghi, a proporre la delibera che poi nei tre consigli comunali è stata votata”. In particolare sulle fusioni l’Assemblea Dem si chiedeva: “A chi spetta attivare le fusioni, ferma la competenza legislativa del Consiglio Regionale? Difficile che la scelta arrivi dalla Giunta; suggestiva, ma forse soltanto tale, l’iniziativa popolare degli stessi cittadini. Ecco allora che la strada migliore e più opportuna potrebbe essere quella che vede il procedimento partire dai Consigli dei Comuni da fondere”, con lo scopo di giungere in ogni caso al referendum consultivo obbligatorio. Parole del vicesegretario regionale Mazzeo supportate dal parere del docente di diritto costituzionale Nicola Pignatelli.
“Non ci sono ricette sempre valide – affermava inoltre in assemblea Riccardo Nocentini, promotore della fusione tra Figline e Incisa in Valdarno – ma credo sulla base delle esperienze e delle analisi fatte, che si debba lavorare verso fusioni strette (di due-tre comuni) e Unioni di Comuni larghe, che potremmo immaginare delle dimensioni delle zone socio-sanitarie”.
“Come Sindaco ma anche come presidente dell’Unione dei Comuni”, prosegue Tellini, “dato che stiamo condividendo fra Sindaci scelte molto importanti, ricordo anche che questo percorso nel basso Casentino iniziò 4 anni fa, con una lettera inviata da Mario Ferrini ad altri tre Sindaci, perché partisse un confronto sulle possibili fusioni. Con questi criteri dunque siamo andati nei nostri Consigli Comunali ottenendo l’unanimità dei consensi, adesso non ci resta che proseguire su quella strada, che è coerente con quello che immaginiamo come futuro per la nostra valle, e risponde alle migliori logiche sia amministrative che politiche in una fase in cui di fantasia nell’indicare proposte e possibilità ce n’è stata anche troppa”.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa