Referendum: il commento del sindaco Daniele Bernardini

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Il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini

All’indomani dei risultati del Referendum Consultivo per la fusione di Bibbiena ed Ortignano-Raggiolo, che ha visto il netto prevalere del NO in quest’ultimo comune, e quindi il fallito tentativo di fusione tra le due municipalità, il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini ha commentato quanto segue:

“Ribadisco innanzitutto cosa ho detto a caldo alla stampa: un’occasione persa. Un’opportunità importante che non è stata colta nei suoi risvolti più significativi legati soprattutto allo sviluppo integrato di due comunità.

Non si è stati capaci di guardare al futuro, ci siamo appiattiti su logiche che con la fusione poco c’entravano. Oggi il campanilismo è un anacronismo pericoloso. La gente si è fidata e affidata a persone che avevano altri obiettivi. Sull’altare degli obiettivi miopi di pochi, il bene di tutti. Per questo non nascondo l’amarezza per gli esiti referendari.

Per quanto riguarda Bibbiena il consenso c’è stato. Qualcuno ha commentato negativamente anche questa cosa, calcando sulla scarsa affluenza. Io invece dico che sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, considerando il fatto che coloro che sostenevano le ragioni del SI, io compreso, eravamo soli “contro tutti”e soprattutto soli contro una guerra ad personam che ha svilito il percorso dell’informazione pre referendaria a favore di una lotta senza quartiere contro il sottoscritto.

Anche in questo caso il bene di molti è stato sacrificato sull’altare degli interessi di pochi e peggio ancora, dei pruriti di pochi.

Un Casentino abbandonata dalla vera politica e lasciato in balia di feudatari pieni di risentimenti e privi di una visione sul futuro.

Io preferisco guardare avanti. Per questo confermo l’impegno della Lista Civica – che di recente si è notevolmente arricchita da tutti i punti di vista oltre quello numerico – nel sostenere il territorio con progettualità, idee, impegno costante e disinteressato, ossia fuori dalle strette logiche di potere alle quali, per anni, abbiamo immolato lo sviluppo di un’intera vallata.

Andremo avanti con i valori civici e con progettualità molto interessanti alle quali lavoriamo da tempo con il nuovo gruppo. Giovani capaci, ma soprattutto entusiasti, desiderosi non di arrivare ad una poltrona, ma ad un obiettivo.

Per il resto sono molto soddisfatto per quello che ho fatto finora, anche sul fronte del referendum e soprattutto sono sereno. Molti altri, credo, non potranno dire la stessa cosa”.

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