(di Maria Maddalena Bernacchi)
Così eccoli arrivare, i più umili per primi.
Infatti, come da tradizione, il primo gruppo di consacrati venuto ad omaggiare la Madonna del Conforto è stato quello dei nostri frati: quelli della Verna.
Ogni parroco, in questi giorni giunge in Duomo accompagnato dalla propria comunità di fedeli per la novena che precede la festa della Madonna.
Anche i frati della Verna hanno trovato ad attenderli un gruppetto di “vernini” di Arezzo loro parrocchiani spirituali.
Tra i francescani presenti non poteva mancare il Guardiano padre Francesco che, con altri confratelli, con l’umiltà che li contraddistingue si sono sottratti ai flash di Adua Donati che li ha fotografati mentre facevano il loro ingresso nella Cattedrale aretina dalla porta del Giubileo.
Nonostante i rigori del tempo, i nostri frati, calzavano, come sempre, solo i sandali.
Terminata la funzione liturgica, celebrata nella cappella della Madonna del Conforto, l’arcivescovo Riccardo Fontana ha rivolto toccanti parole a Maria affinché intervenga per chi è stato derubato da Banda Etruria.
In quel momento ciascuno dei nostri frati avrà visualizzato e ricordato per nome tutti i “vernini” vittime di questa grave situazione.
Qualcuno, dietro di noi in chiesa ha sussurrato le parole dette da padre Francesco Maria: “Dio non è come le Banche, non tradisce mai”.