Sul Solano una gara nazionale di pesca

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Stefani (Presidente CB2): “Avrebbe dovuto essere un momento di festa, conoscenza, promozione. E’ stata un momento di riflessione sul grande e complesso tema della difesa idrogeologica.”

Serena Stefani

Dalle sponde del Solano in Casentino, che ospita una sfida di pesca nazionale, un messaggio alla politica: “Mettere al centro dell’agenda un piano per la sicurezza dei nostri fiumi. La manutenzione ordinaria è indispensabile, ma non basta per risolvere criticità strutturali”

Venturini (Pescatori Casentinesi): “Prima della gara, un momento di silenzio e un pensiero per il dolore e la distruzione della regione confinante.”

Nicola Venturini

La testimonianza di Antonio Fusconi, Presidente del Settore Pesca in Superficie della Federazione Italiana Pesca Sportiva:  “Vivo a Cervia e lavoro a Cesena. Ovunque, un disastro mai visto, ma non molleremo. Siamo impegnati nella ricostruzione. Il fiume non è un nemico.  Ma ha bisogno di “cure”. Il sistema della bonifica fa molto: impossibile arrestare un evento di queste dimensioni.”

Antonio Fusconi

 “Le immagini devastanti che arrivano in questi giorni dall’Emilia Romagna non devono allontanarci dai fiumi. Devono farci riflettere sulla necessità di ripensare le priorità del Paese e sui necessari investimenti per il futuro, perché senza sicurezza nella gestione delle acque non può esserci sviluppo”. Così Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, interviene a chiusura della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, ridimensionata nel comprensorio a causa del maltempo e duramente segnata dagli eventi che hanno colpito la regione confinante

“Avrebbe dovuto essere una settimana di iniziative,  festa e promozione dei nostri corsi d’acqua. Si è trasformata in un momento di solidarietà per chi sta attraversando una situazione di lutto e difficoltà e di impegno per rafforzare ulteriormente l’attività di presidio e  manutenzione ordinaria del reticolo che gestiamo. La prevenzione è senza dubbio indispensabile per  migliorare la capacità delle aste fluviali di sopportare fenomeni meteorologici sempre più intensi e prolungati, ma non basta.. Occorrono interventi strutturali, nuove opere, manutenzioni straordinarie e un’attenzione maggiore per la bonifica montana da cui dipende anche la sicurezza del fondovalle. Chiediamo alla politica di superare le polemiche e di mettere al centro dell’agenda il potenziamento degli investimenti per la sicurezza idrogeologica”, commenta la Presidente Stefani, mutuando anche l’invito lanciato a livello nazionale da ANBI, l’associazione dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione.

Lo fa da Castel San Niccolò, sulle sponde del Solano, il fiume che in questi giorni ospita la prestigiosa finale del Campionato Italiano Trota Torrente Esche Naturali: una sfida tra centoventi pescatori per individuare  il campione italiano e i 40 pescatori che si giocheranno la possibilità di andare a comporre la squadra nazionale.

“E’ una gara di altissimo profilo sportivo, che ha richiesto grande capacità organizzativa. L’ondata di maltempo ci ha risparmiato, ma abbiamo temuto il peggio. Alla fine il Solano ha retto. A rendere possibile l’iniziativa anche l’attività svolta dal Consorzio di Bonifica esegue che garantisce una costante e puntuale manutenzione del corso d’acqua e lo stretto rapporto di collaborazione che si è instaurato tra Consorzio e Associazione dei Pescatori per conservare la sicurezza e migliorare la qualità dell’ambiente fluviale”, commenta Nicola Venturini, Presidente dell’associazione casentinese, associata a Fipsas. “Bisogna fare in modo che i fiumi non diventino nemici, ma rimangano elementi di ricchezza del territorio”, aggiunge Venturini, che, prima della gara, ha riunito i pescatori presenti alla competizione per rivolgere un pensiero comune e condiviso all’Emilia Romagna sfigurata dall’alluvione.

Particolarmente toccante la testimonianza del delegato nazionale Antonio Fusconi, Presidente del Settore Pesca in Superficie della Federazione Italiana Pesca Sportiva, presente alla prima giornata di gara: “Vivo a Cervia e lavoro a Cesena – racconta con le lacrime agli occhi -. Ovunque, un disastro mai visto, ma non molleremo. Ci siamo già rimboccati le maniche e nonostante le difficoltà, abbiamo avviato la ricostruzione.  Guai a pensare che il fiume sia un nemico.  La manutenzione è importante e il sistema della bonifica fa molto: impossibile però arrestare un evento di queste dimensioni che ha fatto esondare in contemporanea 23 fiumi”.

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