Taglio del nastro per la Scuola di Arti e Mestieri di Pratovecchio-Stia: un investimento che guarda al futuro

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E’ stata inaugurata ieri la Scuola di Arti e Mestieri di Pratovecchio Stia. La struttura formativa è stata pensata per valorizzare le competenze artigianali legate al ferro, al legno e alla pietra e per il conseguente avviamento al lavoro dei giovani casentinesi e non solo. All’evento di inaugurazione oltre al sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri, era presente il presidente della Regione Eugenio Giani, il capogruppo di maggioranza in Regione Vincenzo Ceccarelli, la presidente dell’associazione autonoma per la Biennale Europea di Arte Fabbrile Mariagemma Bendoni, il presidente del Parco delle Foreste Casentinesi Luca Santini e le autorità locali.

“E’ il coronamento di un progetto che parte da lontano, grazie ad un accordo siglato con Lfi per la realizzazione di uno spazio dedicato alla scuola di arti e mestieri ma anche utilizzabile per altre iniziative – ha spiegato il sindaco Nicolò Caleri – l’obiettivo è quello di far rimanere i nostri giovani sul territorio, rispondendo alle esigenze che manifestano le aziende e alla loro continua ricerca di artigiani qualificati. Un grazie alla Regione che ha finanziato l’80% del progetto, Lfi per la collaborazione e tutti coloro che hanno lavorato al progetto e alla sua realizzazione, a partire dai tecnici comunali”.

 “E’ un sogno che si realizza – ha commentato la presidente dell’associazione Bendoni – siamo davvero entusiasti del risultato ottenuto, la nostra associazione ha uno spazio bellissimo e molto ampio da poter utilizzare per formare i giovani del territorio. Nei prossimi giorni arriveranno tutti i macchinari necessari all’avvio dei corsi che inizieranno già in autunno, con la possibilità per chi deciderà di iscriversi, di ottenere specifiche qualifiche e riconoscimenti”.

L’investimento è di quasi 800 mila euro e prevede anche uno spazio esterno che verrà utilizzato per gli eventi e le manifestazioni, soprattutto in occasione della Biennale di Arte Fabbrile, con l’obiettivo di valorizzare e riqualificare l’intera zona del comune.

“Il progetto che abbiamo inaugurato è orientato e fa parte del più ampio progetto Officine Capodarno che la nostra amministrazione aveva già avviato nel 2016 quando costituimmo la “banca dei progetti”, proprio al fine di farci trovare pronti al momento dell’uscita dei bandi – ha concluso Caleri – così come era già accaduto per il centro di formazione delle Officine, questo approccio ha dimostrato ancora una volta la sua validità, permettendoci di aderire al bando sulla rigenerazione urbana e di ottenere il maxi finanziamento di quasi 800 mila euro, grazie ai quali abbiamo dato vita ad una scuola innovativa”.

 

 

 

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