Anche molti giovani per il mantenimento dell’Urgenza Chirurgica
BIBBIENA- Malgrado i casentinesi delle frazioni più montane si siano svegliati con la neve, questo non ha impedito che oggi (sabato 12 novembre) fossero davvero in tanti a partecipare al corteo per il ripristino dell’URGENZA CHIRURGICA nell’Ospedale del Casentino, la cui soppressione è già in fase sperimentale e parziale fino a fine anno. Per la prima volta, si sono riuniti a manifestare per il proprio diritto alla salute casentinesi provenienti da tutti i Comuni, dell’alto e basso Casentino, ma anche tanti studenti delle scuole superiori che hanno voluto lanciare un messaggio chiaro, ossia che il futuro sanitario della nostra vallata riguarda tutti, soprattutto i giovani, se non si vuole che la abbandonino. Un fiume di gente ha invaso i borghi di Bibbiena passando anche davanti al Comune, protetto da ben due cordoni di poliziotti, disposti davanti all’ingresso. “Le forze dell’ordine, tra polizia municipale, carabinieri e poliziotti erano presente in massa, strano che invece l’unica ambulanza disponibile per la manifestazione si sia trovata a Rigutino” – confessa il Comitato che esprime grande soddisfazione per la riuscita dell’evento che ha organizzato, con il partenariato di Federconsumatori e le associazioni di categoria in prima linea, oltre alla partecipazione di altri Comitati per la salute come quello del Mugello e quelli provenienti dalle Marche e dal Molise. Preziosa anche la partecipazione dei gruppi rock Mustang e She Rock Kate.
Tra gli interventi, il medico-chirurgo Lucio Pastore del Forum molisano ha spiegato come a livello nazionale si stia depotenziando la sanità pubblica, spesso per indirizzare i fondi verso le cliniche private, trasformando così la salute in una mera conta di utili. Un tempo invece si facevano ricerche epidemiologiche sulle peculiarità della popolazione considerando le fasce d’età, la viabilità, la montanità, i rischi lavorativi, ecc.
A chi lo accusa di fare terrorismo informativo il Comitato Salute Casentinese avverte la popolazione che anche sul mantenimento del punto nascite, pochi mesi prima della chiusura, erano arrivate le rassicurazioni dei Sindaci e sottolinea che se non verrà ripristinata l’urgenza chirurgica è pronto a scendere di nuovo in piazza insieme ai tanti casentinesi “che si sono svegliati e ci appoggiano in pieno. Inoltre – spiegano dal Comitato – il 15 settembre 2016 abbiamo presentato formale richiesta alla Conferenza dei Sindaci per entrare nei tavoli decisionali, così come previsto dall’art. 64 ter della Legge 40/2005, tuttavia i 30 giorni per darci una risposta sono passati e non abbiamo ancora saputo niente. Speriamo che con questa manifestazione, recepita in maniera forte dalla popolazione, i Sindaci si rendano conto che i casentinesi hanno voluto dare una dimostrazione importante di quanto tengono all’ospedale di vallata e alla propria salute. Il Comitato punta a riavere i livelli assistenziali che venivano garantiti fino a tre anni fa, compresa l’urgenza chirurgica e il punto nascite, anche tramite l’apertura di una Casa del Parto”.