LIFE GRANATHA, LA STORIA DI UN PROGETTO CHE UNISCE RICERCA E RECUPERO DELLE TRADIZIONI PER SALVARE L’HABITAT DEL PRATOMAGNO
DREAm Italia che in quasi 45 anni di attività, ha maturato un’importante esperienza nel campo della conservazione di specie e habitat di interesse comunitario, è stata capofila nel progetto LIFE Granatha, progetto finanziato dall’Unione Europea, che oggi ha avuto un interessante risvolto sociale sulle piccole comunità montane del Pratomagno. Per raccontare questo percorso virtuoso, dobbiamo partire spiegando in breve il percorso progettuale.
Il focus sono stati gli ambienti di brughiera, un tempo utilizzati per attività di tipo tradizionali che, con l’abbandono della montagna, si stavano pericolosamente evolvendo verso il bosco. La conseguenza di tutto questo processo ricade sulla biodiversità: le trasformazioni infatti, determinano la perdita di habitat riproduttivo di alcune specie di uccelli di interesse conservazionistico, tra cui la magnanina comune (Sylvia undata) Ma la perdita di questi spazi aperti irrompe come una mannaia anche su uccelli come il biancone (Circaetus gallicus) e il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) che non riescono più a cacciare.
Il progetto europeo LIFE Granatha, attivo dal 2016, che si svolge all’interno del Sito Natura 2000 “Pascoli e cespuglieti montani del Pratomagno”, a cavallo delle province di Arezzo e Firenze, si è chiuso nel 2023, ha svolto una serie di azioni di conservazione necessarie ad arrestare e insieme invertire questa tendenza.
Le azioni più potenti sono andate in due direzioni: ripristino della funzionalità ecologica di questi spazi e avvio di una filiera locale che, attraverso l’utilizzo dell’Erica scoparia, possa garantire una loro gestione continua e duratura.
Il lavoro fatto da DREAm ha interessato ben 173 ettari di brughiere.
La collaborazione attivata con il Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Pieve S. Stefano per una innovativa metodologia di semina delle eriche in campo è stato un altro punto di valore del percorso.
Fino a cinquanta anni fa il mantenimento di queste brughiere con tutto l’ecosistema fatto dagli uccelli di interesse conservazionistico che le abitano, era legato alla filiera della lavorazione delle scope di erica scoparia che tutti conosciamo.
Ma da decenni la lavorazione delle scope è venuta meno e con essa la gestione attiva delle brughiere. Il rischio è che molte specie di uccelli abbandonino per sempre il Pratomagno.
Oggi, grazie al progetto Granatha, questo ecosistema minacciato dall’abbandono della montagna ha una chance decisiva, arrivata anche con la Cooperativa Granatha.
Selena Garau, Presidente della Cooperativa, ha raccontato: “Nell’acquistare casa tornando in Italia dall’America dove abitavo con mio marito, aveva acquistato anche alcuni terreni qui alle pendici del Pratomagno. Questi prati mi sembravano erroneamente luoghi abbandonati, ma in realtà erano ericeti dei quali, al tempo, non conoscevo la storia, il valore e il ruolo. Ne parlai più tardi con i membri del collettivo che avevo creato insieme ad altri amici e amiche, i quali mi indicarono proprio Tommaso Campedelli della cooperativa Dream Italia. Con Tommaso ci incontrammo un giorno proprio sugli ericeti del Pratomagno e qui mi spiegò dettagliatamente il progetto Life Granatha. Scoprì così che questi ericeti erano in realtà un rifugio vitale per tante specie di uccelli e insetti. Tommaso come biologo e ricercatore è stato una vera e guida”.
Inizia così la vita della Cooperativa Granatha e la nuova vita degli ericeti del Pratomagno che oggi hanno degli alleati molto determinati.
Selena commenta: “Il covid non ci ha fermato e dopo una breve battuta di arresto siamo andati avanti con il percorso di produzione delle scope, facendo i primi ordini e producendo da allora circa 5 mila scope che abbiamo venduto a privati e non solo.
Grazie a un macchinario inventato da un orologiaio, con il quale riusciamo più agevolmente a stringere l’erica assemblata a mano, la nostra produzione va avanti. Stiamo colloquiando con tante realtà per ripotare l’erica nello spazzamento dei comuni, un percorso culturale su cui stiamo lavorando, perché noi rappresentiamo un habitat che si stava perdendo. Il nostro sogno è quello di riportare il lavoro nelle piccole comunità montane, lavoro che supporti le stesse comunità e il loro ambiente e lo preservi in tutte le sue forme. Se pensiamo alla magnanina, l’uccellino che rappresenta il benessere della montagna, ci sentiamo ancora più motivati e orgogliosi di quello che stiamo facendo non senza sacrificio. Con la nostra attività intendiamo anche portare dei messaggi di sensibilizzazione sui lavori che supportano gli ecosistemi e che contribuiscono all’efficienza di un ambiente”.
Gli otto soci che sono anche i nuovi abitanti dei piccoli borghi montani che guardano al Pratomagno come al loro Olimpo, hanno avuto come maestro di eccezione, Mario Carbonai che per tutta la sua vita ha prodotto le scope di erica tradizionali proprio in questi luoghi.
Dream, che in questi anni ha curato circa 20 progetti LIFE, è oggi fiera di aver accompagnato un gruppo di persone a riprendersi il futuro in queste piccole comunità.
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito dedicato www.lifegranatha.eu
Per informazioni sulla Cooperativa: