Dopo il cambiamento di orario del 6 novembre, la soppressione di alcune fermate nella tratta casentinese e le conseguenti polemiche, abbiamo rivolto alcune domande al Presidente di LFI Maurizio Seri (segui anche le ultime dichiarazioni del presidente relativamente alla possibile soppressione dell’intera linea Lfi) per capire le motivazioni di certe scelte e spiegare agli utenti cosa è successo. Ecco cosa ci ha risposto il presidente:
1. Presidente Seri, sono molte le polemiche riguardo al cambio di orari avvenuto il 6 novembre. In particolare in merito alla soppressione di alcune fermate. Per esempio tutte quelle di Memmenano e quella del Corsalone intorno alle 7:20 che pare, grazie anche all’ampio parcheggio della ex-Sacci, fosse molto gettonata dagli utenti. Come mai queste scelte?
La soppressione della fermata di Memmenano è dovuta ad una serie di motivi tra cui
1) La dimensione della banchina rispetto all’aumentata lunghezza dei treni che crea dei problemi di sicurezza alla salita e discesa dei passeggeri tant’è che in tempi passati è stata causa di una rovinosa caduta da parte di una anziana utente;
2) L’essere la terza fermata del comune di Poppi e l’essere situata a circa 2,5 km dalla stazione di Poppi e 2,5 km da quella di Bibbiena;
3) Una scarsissima frequentazione pari a 4 persone in tutta la giornata, tutti in un solo treno (solo questo dà un’idea di cosa stiamo parlando). Nel caso del 6157 non parlerei di soppressione della fermata, ma più opportunamente di non effettuazione della fermata per questo unico servizio in quanto, a partire dal prossimo 11 dicembre questo treno non si arresterà ad Arezzo ma proseguirà su Firenze ed è opportuno che tale servizio sia effettuato con un tempo di percorrenza inferiore. Anche in questo caso esiste una fermata vicinissima che è quella di Bibbiena ad 1,5 km ben servita anch’essa dal parcheggio. Tutti gli altri treni fermano a Corsalone. (Agli utenti che hanno già acquistato un abbonamento dal Corsalone e che prendevano il treno in quella fascia oraria, sarà consentito continuare ad usarlo prendendo il treno da Bibbiena senza costi aggiuntivi, ndr).
2. Parliamo invece di ritardi, alcuni utenti si lamentano dei frequenti ritardi di alcune corse, cosa ci può dire in merito? Ha dei dati precisi?
Come detto in altra occasione i treni sono per antonomasia sporchi, in ritardo ed il personale scortese per cui, al di fuori dei luoghi comuni, sarei più preciso nella risposta se nella domanda fossero indicati i treni oggetto di ritardo. Avendo a disposizione i dati ufficiali posso dire che fino all’ottobre del 2016 avevamo raggiunto una puntualità prossima al 97% (treni con meno di 5’ di ritardo).
Tale percentuale è notevolmente diminuita a seguito della riduzione di velocità imposta dall’ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) insieme ad altre limitazioni che ha portato tale percentuale sotto l’80 nell’ottobre 2016 che ci ha costretti, così come tutte le altre Ferrovie ex concesse, ad una velocità non superiore ai 70 KM/H.
Lentamente abbiamo risalito la china strutturando orari adeguati alle nuove regole imposte che purtroppo, però, sono ancora lontani dai livelli del 2016.
L’introduzione di tre nuovi convogli, è bene ricordare che ci sono anche i treni nuovi e non solo le polemiche sull’orario, ha fatto sì che tali ritardi diminuissero sensibilmente vista l’elevata potenza ed accelerazione di detti mezzi.
3. Abbiamo recentemente appreso dell’istituzione di un treno diretto Stia-Firenze. La notizia, di per sé, sembrerebbe molto buona se non fosse che, da indiscrezioni, abbiamo appreso che ci saranno due sole corse e che il treno impiegherà più di 2 ore e mezzo. Perché un viaggiatore dovrebbe prendere questo treno quando prendendo quello normale e cambiando ad Arezzo impiegherebbe, in certe corse, meno di 2 ore?
La peculiarità di questo treno è che permetterà di evitare uno scomodo trasbordo, soprattutto nei mesi invernali, ad Arezzo e quindi l’interruzione di qualunque attività tipica del viaggiare in treno quale conversare, leggere, ascoltare musica e perché no, schiacciare un pisolino, il tutto a fronte di un tempo di percorrenza che, pur non essendo da primato, è pur sempre dignitoso. Sono comunque allo studio nuove tracce orarie per poter migliorare questi tempi.
4. Un po’ di tempo fa le segnalammo che una delle corse mattutine perdeva la coincidenza con il Frecciarossa delle 7:25 per Roma per un solo minuto. Ci fa piacere constatare che questo problema sia stato risolto e il treno che parte da Stia alle 6:05 arriva ad Arezzo alle 7:17, appena in tempo. A questo proposito, però, le chiediamo anche: non è proprio possibile istituire anche qualche corsa veloce che impieghi meno di un’ora per andare da Stia ad Arezzo? Visto che siete in vena di soppressioni…
Nel rispondere alla Sua domanda mi permetta di fare una precisazione in merito alla sua ironia, che accetto ben volentieri, ma vorrei far notare che parliamo di soppressioni quando in realtà sono stati istituiti due treni in più per un totale di oltre 25.000 km/treno. Se questo è sopprimere…
Detto questo, la informo che 4/5 anni fa furono istituite 3 coppie di diretti che in 48’ minuti andavano da Stia ad Arezzo, ma anche in quel caso si preferì seppellire il tutto in un mare di polemiche per i presunti torti subiti con le soppressioni, piuttosto che avvalersi di un servizio che permetteva di risparmiare 15/20 minuti rispetto alla strada.
Ovviamente potremmo riprovare sapendo che questa volta, vista la domanda, potremmo contare sull’appoggio incondizionato di Casentinopiù.
5. Alcuni pendolari ci hanno segnalato anche certi disservizi. In particolare ci è stato inviato un video dove si vede chiaramente che piove all’interno di una carrozza di Elfo. Cosa ci può dire a riguardo?
Abbiamo visionato il video e soprattutto portato in officina la vettura visto che il problema era stato segnalato anche dal nostro personale. Non si tratta di un Elfo, ma del materiale che abbiamo noleggiato da Trenitalia che è stato per un certo periodo fermo in attesa delle necessarie autorizzazioni all’utilizzo e pertanto non c’è stato modo di riscontrare il problema che, ripeto, verrà prontamente risolto e che prima non poteva essere percepito visto il periodo di siccità.
6. Un’altra mancanza, spesso segnalata soprattutto dai turisti, è quella di un display luminoso che indichi la stazione di arrivo. In inverno, quando è buio, non potendo leggere il nome della stazione all’esterno, per chi non conosce bene il Casentino, è davvero difficile capire dove ci si trovi. Pensate di fare qualcosa a riguardo?
La domanda è apprezzabile perché molto costruttiva e pertanto deve necessariamente avere una risposta positiva. Tutti i treni di ultima generazione possiedono un display luminoso. Il sistema è in uso a Trenitalia e solo in questi ultimi tempi stiamo arrivando ad un accordo per poterlo utilizzare anche sulla nostra rete. Spero quindi in tempi rapidi di poter dare questo ulteriore e necessario servizio.
7. Sarebbe disposto ad incontrare una delegazione di utenti casentinesi per un confronto?
Sono sempre disponibile al confronto in un clima costruttivo e di rispetto.