Lettera aperta
Da molti il turismo viene considerato come il volano per fare ripartire il Casentino. Credo che da solo non basti, ma lo considero una seria possibilità di rilancio. Per fare questo,però, bisognerebbe che i vari livelli istituzionali avessero un minimo di coordinamento.
Infatti, mentre lungimiranti amministrazioni comunali fanno varie iniziative (compreso un corso di inglese per commercianti), mentre l’Ente Parco firma convenzioni e carte di turismo sostenibile, mentre la Regione costruisce piste ciclabili e cerca di migliorare il trasporto ferroviario (e speriamo anche quello stradale), il governo centrale aumenta del 5% le tasse sul trasporto aereo, con un’incidenza sul costo del biglietto che varia da 2 a 5 euro a persona con punte di 10.
Ora mi domando: alla vigilia della stagione estiva, con tutto il Medio Oriente e l’Africa fuori gioco per l’allarme terrorismo, era proprio la mossa da fare? Ryanair ha già fatto sapere che taglierà diverse rotte e chiuderà qualche scalo (600 posti di lavoro all’incirca) con un flusso in negativo valutato sulle 800.000 persone (che alcune delle quali magari poteva venire pure qui).
Ed ora passiamo all’inquinamento. E qui la storia è personale. Dopo che la mia auto, dopo 13 anni di onoratissimo servizio, decide di lasciarmi, decido di sostituirla con una a metano.
Mi reco all’ACI per informarmi sul bollo e scopro che c’è una delibera regionale per esentare dal bollo le auto a metano. Benissimo dico, peccato che tale esenzione per qualche anno valga solo per chi mette un impianto a metano su un’auto non predisposta.
Volevo domandare al nostro assessore (Vincenzo Ceccarelli n.d.r): se si vuole andare verso il trasporto sostenibile ed ecologico, estendere tale franchigia alle auto nuove sarebbe una cattiva idea? Ma soprattutto, inquinerà meno una macchina nata per il metano o una adattata? E poi chi cavolo vuoi che metta un impianto a metano con un’esenzione di bollo limitata quando mettere un impianto costa 10 volte tanto?
Cordiali saluti
F.C.C.