Un altro modo di donare: il gesto di Nadia Basagni

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Nadia Basagni prima e dopo il taglio dei capelli a scopo di donazione

Colorare i capelli dall’attaccatura alle punte, formare le trecce della giusta misura e zac, tagliare! Recidere quel bene prezioso che è, soprattutto per noi donne, un qualcosa di indispensabile.

Nadia Basagni fa da tempo così, li lascia crescere per poi donarli allo scopo di farne parrucche e questo lo ha già fatto per ben due volte. Porta i capelli ad essere lunghi lunghi per poi donarli, al fine di essere utile a quelle donne a cui, durante certe cure precise, i capelli cadono inesorabilmente.

Nadia è così, attenta e presente al bene di tutti, vuoi forse perché una sua cara parente ne aveva fatto uso della parrucca, o vuoi che il suo cuore si guarda sempre bene intorno, fatto sta che lei dona ogni volta, giusto il tempo di portare i suoi capelli a quella specifica lunghezza che viene richiesta dalle aziende, per poterla poi volgere allo scopo preciso.

Si è seduta con tranquillità Nadia, certa di portare a compimento un suo volere e ci è riuscita perfettamente, ammetto che mi ha impressionato particolarmente il fatto che i suoi due figli fossero presenti durante la preparazione e mi piaceva osservarli mentre “accadeva” il tutto. Li osservavo per cercar di capire cosa si stessero chiedendo, se fossero fieri di quella loro madre così, al di là delle solite righe, e di una cosa sono certa, che il figlio più grande si rendesse bene conto e apprezzasse, mentre il più piccolino ancora no. Ma capirà presto e si renderà conto di quanto dentro la sua casa sia importante donare.

Resta il fatto che Nadia c’è riuscita una volta ancora a donare i suoi capelli e l’ha fatto con la nonchalance che si impiegherebbe a comprare una maglietta, ma i capelli non si ricomprano anzi, sarà solo fra circa tre – quattro anni che li avrà nuovamente come prima, ma lei è al di sopra di tutto e saprà aspettare, magari per tornare a donarli ancora, chissà!

Non mi resta che ringraziarla nuovamente per quello che ha fatto, per quello che è!


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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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