Un pensiero al giorno: “L’albero caduto”

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L’albero caduto

C’era un albero disteso per terra sull’immenso prato della collina.
Il vento soffiava forte regalando brividi sulla schiena e sul collo.
Il boschetto con le piante ancora spoglie, era rimasto in attesa,
e lo faceva da mesi e mesi, oramai.
Dall’insieme di faggi, uno era caduto per terra
e non mostrava nessun “guizzo” di vita.
Se ne stava lì, in pasto alle erbacce, in attesa di essere preso dalla terra.
Eppure a guardarlo da vicino pareva essere come gli altri,
fermo e in attesa che della linfa vitale si rimpossessasse di lui.
Ma la linfa vitale non avrebbe fatto il suo gioco con lui, no…
lui ormai apparteneva alla storia del niente.
Eppure, un giovane uomo, presente anche lui lì alla collina
vi si è avvicinato e con fare giocoso ha provato ad assaggiare il peso del faggio,
allora, un crak assordante, ha urlato che l’albero esisteva ancora!

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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