Un pensiero al giorno: “Non c’era più niente”

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Foto di Carlo Gabrielli

Non c’era più niente

I tetti erano umidi e l’aria fumava un pochino.

Dal lucernario vedevo soltanto una minuscola porzione di mondo

dal quale era sparito il campanile, la strada, era sparito persino il castello.

Quell’aria sapeva di fiaba, di storia fantastica

dentro la quale si muovevano gli uomini.

I bambini andavano a scuola, i grandi al lavoro,

il treno strappava quel fumo infilandosi dentro.

I miei occhi frugavano senza trovare

perché niente era più al suo solito posto.

Soltanto i rumori erano rimasti e mi arrivavano nitidi, forti,

in loro non c’era alcun fumo che li rendeva diversi.

Poi, dopo qualche minuto un raggio di sole ha soffiato via tutto,

nuvole d’aria biancastra volavano via ed è stato lì che tutto è tornato:

Il campanile, la strada, le case e…  perfino il castello!

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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