Gesti e azioni che danno speranza
Può capitare che vai di corsa
e che lasci il borsello sopra alla macchina,
al distributore.
Può capitare che parti sovrappensiero
e che lo dimentichi lì.
Può capitare che arrivi al lavoro e che il tuo cuore si ferma
quando prendi coscienza di esser partito col borsello lì sopra.
Allora ti muovi veloce, chiami e fai bloccare le tessere,
ma soprattutto prendi coscienza che dentro a quei dieci centimetri quadrati
c’è molto di te, c’è tutto quello che ti identifica, e il cuore batte fino ad arrivare al cervello.
Può capitare anche che il telefono squilla e che una voce di donna ti dice che hanno ritrovato il borsello e che alla sera incontrerai colui che lo ha raccolto e che ha deciso di restituirlo.
Allora vi date appuntamento; occhi umidi guardano altri occhi mai visti
e le mani s’intrecciano perché voglian dir grazie…
E pensare che l’uomo che ha ritrovato il borsello, avrebbe potuto prendere i soldi
e gettare quel colorato contenitore di schede e foglietti,
avrebbe potuto essere indifferente, anche perché è un uomo che ha subito un grande dolore nella sua vita, ma lui non l’ha fatto, la sua coscienza è andata oltre, e il bene ha vinto!
E io vi voglio dir grazie Stefania e Francesco, perché questa piccola, grande storia ci rende speranza.