Il faro
Sei solo, imperterrito a dare i tuoi segnali.
Te ne stai lì ad avvertire le navi
di quanto siano vicine alla riva.
Sembri quasi tenebroso, e triste,
severo su quella minuscola isoletta
alla fine del ponte.
Passi il tuo occhio accecante
e racconti chi sei,
cosa guardi, cosa pensi.
Nessuno si sente protetto quando indirizzi il tuo occhio
rotondo, il tuo “maglio” di luce è forte e freddo.
Mi fai un po’ pena, lì tutto solo,
come un uomo bellissimo
che non sa fare altro che far veder la sua luce.
Quanta solitudine oh faro!
A Cristina e al dipinto del suo uomo…