Il senso della solitudine
La solitudine talvolta è un peso doloroso,
spesso, è come una grossa coperta piena di polvere.
Quando una persona rimane da sola,
diminuiscono i suoi scopi,
la sua voglia di fare tutto, diminuisce,
anche quella di prepararsi un piatto di minestra calda,
o di lavarsi il viso al mattino.
Ci sono persone che s’inventano di tutto per avvertire meno il suo peso;
c’è chi si infila dentro al televisore e non ne fa più ritorno,
chi s’immerge in lunghissime ore di sonno,
chi consuma la vita come non aveva mai fatto, fino a stordirsi
e chi comincia ad avere la casa stracolma di gente ogni sera,
per poi, ogni volta che si richiude la porta,
ripiombare nella solitudine più nera.
Conosco una donna sottile nell’anima
che ha preso a dar da mangiare agli uccellini al mattino;
e allora, quando si alza che è ancora scuro,
dispensa i davanzali delle sue finestre di briciole di pane
e come per magia, le si muove intorno un mondo volatile
e colorato, e vivo, e bello.
Lei sorride ed è felice, e diventa leggera.
Ormai tutto ciò, è diventato una sorta di rito,
un rito che la fa sentir meno sola!
E allora Caterina, continua a dispensare del pane sulle finestre,
e a guardare quei voli, che son qualcosa di delizioso e vivace,
e che tutta la leggerezza di quelle piccole ali
sia sempre con te…