L’orgoglio di un padre
È venuto da me Fiorenzo, vecchio amico d’infanzia,
solo un poco più grande di me.
Mi ha mandato un messaggio e mi ha detto; arrivo, tra poco son lì!
Ed ecco che l’ho visto arrivare; mani in tasca e camminata fiera.
Fiorenzo Giusti piangeva mentre mi raccontava il suo orgoglio di padre,
quell’orgoglio proiettato su Silvia, la sua bambina,
quella bambina che è figlia, che è madre, e che è medico,
che calpesta ogni giorno corsie d’ospedale e si batte per la ricerca,
quella figlia che ha conseguito i suoi studi uscendone con la lode.
Quella stessa figlia che è riuscita a trovare del tempo anche per una seconda laurea
e che lo ha fatto con le sue forze, con il suo temperamento
che è quello del continuare a migliorare, a migliorarsi,
pur riuscendo ad essere figlia, e madre, e medico.
Ogni genitore è “pieno” dei propri figli, come è giusto che sia,
ma alcuni figli sanno essere davvero speciali.
Silvia è fra questi, perché una figlia che fa vibrare così forte
Le corde di un padre,
non può esser che una figlia speciale, uno di quegli esseri superiori
che ti fanno gonfiare il petto e riempire di positivo,
che ti fanno inspirare aria prelibata, colma di soddisfazione.
Fiorenzo si è asciugato le lacrime, ha spannato gli occhiali
e con la sua borsa a tracolla è ridisceso giù,
con le mani in tasca e il cuore pieno,
pieno della sua vita, e pieno di quella sua Silvia che lo rende un padre orgoglioso.
Ecco, questa è una storia semplice, quasi normale, ma credetemi amici lettori,
negli occhi di Fiorenzo Giusti non c’era solo normalità,
ma bensì una luce speciale,
quella luce che ti restituisce l’orgoglio e “il ripago” di tanti e tanti sacrifici,
che in questo caso, sono stati magicamente riposti.
Grazie Fiore per le emozioni di cui mi hai arricchita, e grazie Silvia per essere la donna che sei!