OH PARTIGIANO
Tempo di ascolto dell’articolo 1’54”
SEI SEMPRE SOTTO L’OMBRA DEL BEL FIOR, MIO PARTIGIANO
SEI SEMPRE PER LA MANO DELLA BELLA.
OH PARTIGIAN CHE TI FACEVI PORTAVOCE DELLA PACE,
CHE RITORNAVI QUANDO LE LENZUOLA SVENTOLAVAN DEL BIANCORE
E ACCENDEVI FUOCHI A RACCONTAR CHE C’ERI.
OH PARTIGIANO, CHE SOFFRIVI DELLA FAME
E IL GEL DEL VENTO TRAPASSAVA IL TUO BEL VISO,
MENTRE LACRIME ASPRE LAVAVANO QUEGLI OCCHI CHE FIN TROPPO AVEAN GUARDATO,
CHE FIN TROPPO ERANO COLMI DEL VEDERE.
TE NE STAVI LASSU’ N’VETTA A QUEI MONTI, RESTANDO VIVO NEL RICORDO
DI COLOR CHE AVEI LASCIATO.
E ATTRAVERSAVI NOTTI BUIE E PURE INSONNI
RESTANDO ALL’ERTA COME SA FA NA’ “FIERA”,
MENTRE RIASSAPORAVI VOCI DI CHI TANTO AVEI NEL CUORE.
OH PARTIGIANO
CHE GIU’ AL PAESE TUO C’ERA LA MAMMA,
E CHE SORELLE PIU’ PICCINE ERAN RIMASTE SENZA TE,
SENZA LA GUIDA E L’ATTENZIONE DI UN FRATELLO,
VISTO CHE IL PADRE TROPPO PRIMA ERA PARTITO!
QUANTO ORRORE AVEVI ACCUMULATO NELLA TESTA,
QUANTI PENSIERI TI FACEVAN COMPAGNIA.
E LA PAURA CHE LI SOVRASTAVA TUTTI E CHE INDURIVA I LINEAMENTI DEL TUO VOLTO.
OH PARTIGIANO, PER ME È LASSU’ CHE SEI RIMASTO
E SE SEI SCESO È PER GUARDARE GRANDE SCEMPIO.
IO È IN QUEL MONTE CHE TI IMMAGINO VIVENDO
DOVE HAI DATO LA TUA VITA ANCHE PER ME,
E ANCORA OGGI QUANDO SVENTOLA IL TRICOLORE,
DEPONGO IL FIOR CHE APPARTENEVA A TE!