Riflessioni
Quando poi ti tocca, hai anche il tempo di riflettere.
Me ne sono stata da sola, chiusa nella mia “caldissima” mansarda
dove ho potuto riflettere. Positiva, mi dicevano, ma io mi sentivo tanto negativa, invece.
Mi arrivavano le voci da sotto,
perché il mio negozio ha continuato a funzionare e da sopra intuivo la vita che andava.
Il tempo è stato tanto, una settimana da sola a pensare,
e sì che ho pensato, ho avuto il tempo di valutare, di soppesare,
di riflettere.
Il pensiero più costante che mi portava via dalla scrittura e dalla lettura,
prendeva forma nel solito perché!?
Allora mi stendevo chiudendo gli occhi e ascoltavo il mio interno,
ascoltavo il mio battito, cercavo di avvertire la malattia.
Niente di niente, se non un banalissimo allontanamento di odori e sapori,
allora continuavo a domandarmi del perché, con quella mia stessa “patologia”,
qualcuno ha dovuto rimetterci la vita?
Questa è stata la sostanza di questa mia settimana in compagnia del Covid 19, dove non ho mai neanche starnutito, anzi, mi sono riposata immergendomi nei mondi che più amo. Solo un pensiero martellante e doloroso non se ne andava mai, ed era rivolto a tutti coloro per cui il Covid 19 è stato letale!