Un pensiero ogni tanto: “Un ammasso di macerie”

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Foto di Claudio Barolo

Un ammasso di macerie

Sono qui, davanti alle macerie.

L’enorme Caterpillar, sta abbattendo quel qualcosa,

che quando sono venuta al mondo già c’era.

La macchina col suo braccio giallo e potente sta abbattendo di tutto;

pareti, finestre e porte, e calce,

intrisi di vita e densi del respiro di tante persone.

Un getto insistente di acqua, cerca di far cessare la polvere,

ma è dura metterla a tacere, quella nuvola grigia

e a tratti biancastra.

Per alcuni attimi ho temuto per l’uomo all’interno della sua piccola gabbia,

intento a manovrare le leve del grande mostro di ferro, color giallo vivo,

perché, ciò che cade e cade, pare che possa cadere anche su lui, guardato dalla mia prospettiva.

uomini e donne che, in piedi nel grande piazzale adiacente,

ammirano lo scempio,

ed un bambino con i suoi occhi grandi, osserva e teme,

cercando di capire cosa sta succedendo. Chissà di quale risposta si sazi.

Tutto ciò che appare in questi frangenti è devastazione,

che sarà ripagata da qualcosa di nuovo, di bello,

qualcosa che mirerà anche alla cultura, per tutti coloro che potranno goderne.

È una sorta di legge, come un vecchio che chiude le porte alla vita,

per lasciare il suo passo ad un bimbo.

Così tutto va…

Mentre il gigante giallo continua imperterrito a compiere il suo lavoro,

e noi restiamo spettatori di dolorose macerie

che cederanno il loro spazio, a qualcosa di nuovo,

anche se oggi, qui, è difficile immaginarlo.

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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