Può essere molto interessante andare ad analizzare i principali aspetti che riguardano le varie taglie del cane, ovvero le misure/peso del cane quando sarà in età adulta. Sicuramente è uno dei fattori più importanti durante la scelta di un cane perché determinerà in gran parte la sua gestione.
Le possiamo sintetizzare in: molto piccole (es Chihuahua), piccole (es Jack Russel), medie (es Border Collie), grandi (es Rottweiler) e molto grandi (es San Bernardo).
Premessa del giorno: andremo ad analizzare in maniera semplice le grandi differenze/conseguenze (senza approfondire le declinazioni di razza) che portano con sé le categorie di grandezza… e per facilitarci il lavoro le suddivideremo in due principali: quelle dei “Piccoli” e quelle dei “Grandi”.
Partiamo da alcuni luoghi comuni che non sempre rispecchiano la realtà, come: “i cani piccoli sono più gestibili di quelli grandi!” oppure “prendo un cane piccolo perché non ho un giardino”. In realtà i cani piccoli hanno dei gran bei caratteri, che uniti alla loro grande necessità di consumare energia in relazione al proprio peso, fanno già un ottimo cocktail di vivacità (al contrario dei cani grandi ai quali basta un po’ di movimento per essere, a volte, in debito di forze).
Rilevante è anche l’aspetto economico per la scelta di un cane: infatti per entrambe le categorie, se rivolgersi ad un educatore cinofilo per attività, cura, salute e benessere dell’animale in generale il costo sarà il medesimo, la differenza si potrà invece notare per altre necessità come toeletta, cibo, cure e strumenti di gestione, come per esempio trasportini e cucce.
La massa del cane è senz’altro una discriminante che costituirà scelte e gestioni completamente diverse dell’animale durante la nostra vita, come per esempio la condivisione degli spazi in casa oppure nella tipologia di scelta dei trasporti.
E ancora la grande distinzione che viene fatta in strutture ricettive o luoghi pubblici tra le due taglie (questo implica non pochi compromessi).
L’aspettativa di vita delle due categorie ha una elevata disparità, perché ci sono di media 8 anni di differenza (8-16) dove i piccoli sono i più longevi.
Lo sviluppo e quindi la crescita dei più piccoli solitamente risulta più veloce e rapida rispetto a quella dei grandi a cui mediamente occorre più tempo.
Altre piccole sfumature che possiamo trovare tra le due tipologie possono riguardare: le varie attività che si possono fare con il cane grande (intese quelle fisiche/sociali che con i piccoli sarebbe davvero impossibile) e viceversa possiamo godere di alcune comodità solo con cani di piccola taglia (come per esempio ammessi a bordo di aeromobili invece che in stiva..) ; un senso di maggior protezione che ci dà l’avere al fianco un cane grande; i pregiudizi, confidenze o timori nei nostri confronti o in quelli del cane stesso delle persone che incontriamo possono spesso cambiare in relazione alla sua grandezza (unito spesso alla tipologia di razza..); possiamo evidenziare poi una spiccata differenza tra la cura giornaliera del mantello del cane e delle sue deiezioni (sia da cucciolo che da grande).
Questi a mio avviso sono gli aspetti sui quali sarebbe bene fare maggiore chiarezza nel momento in cui scegliamo un cane al fine di garantirci una vita più consapevole e prendere fin da subito la giusta direzione in base alle nostre esigenze (insieme a quelle del cane e vedere se collimano) e circostanze di vita, così da rispettare e tutelare maggiormente l’animale.