Un’indagine artistica sul significato della vita… “Le rouge et le noir” al ristorante Falterona di Stia

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Dal 6 ottobre al 7 dicembre 2018 il Ristorante Falterona di Piazza Tanucci 9, a Stia (AR), ospita “Le rouge et le noir”, mostra di pittura di Laura Davitti a cura di Marco Botti.

Da sabato 6 ottobre, con apertura alle ore 18, protagoniste della nuova esposizione nel locale casentinese sono alcune tele scandite dal bi-cromatismo rosso/nero, elemento che caratterizza da tempo i dipinti dell’artista aretina. Con questi lavori la pittrice indaga il significato della vita e la quintessenza che regola il cosmo.

Le opere di Laura Davitti accolgono simboli, spiritualità e filosofie arcaiche, miti antichi e culture lontane che si intersecano con storie personali. Così vediamo Urania, musa dell’astronomia, circondata da pianeti e segni zodiacali, oppure la dea Minerva e l’Amazzone che, nonostante l’indole guerriera, hanno bisogno di aiuti esterni come un angelo o un oracolo per compiere il loro destino.

Nel territorio del Lago degli Idoli, il più importante sito archeologico del Casentino, non poteva mancare l’elogio alla spiritualità etrusca, con una citazione del “Fegato di Piacenza” ma anche la lettura dei fulmini e del volo degli uccelli, l’importanza della natura e dei suoi frutti, la sacralità delle acque e tanto altro.
Torna infine un tema caro all’autrice, quello della mano come simbolo dell’operato dell’uomo e del volere divino, così come tornano i ritratti doppi dove gli amanti, raffigurati di profilo – ieratici e statici – si guardano in eterna contemplazione.

A completamento del percorso espositivo al Falterona, incastonato nella piazza più importante e suggestiva di Stia, la Davitti presenta alcuni acquerelli chinati e disegni a sanguigna, che hanno come oggetto ritratti, studi di nudo dal vero e copie di maestri del passato.

L’ARTISTA
Laura Davitti è nata ad Arezzo nel 1983 e vive a Monte San Savino (AR).
Fin da piccola sviluppa la passione per l’arte grazie alla madre, pittrice autodidatta, e alla zia, nota ceramista. Frequenta l’Istituto d’Arte di Arezzo e quindi si laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Siena.
Negli anni coltiva l’amore per la pittura, portando avanti la sua ricerca personale e frequentando la scuola di disegno RADAR di Arezzo.
Attiva in varie mostre collettive e concorsi, nel 2015 ha esposto con le personali “Inner Arabesque” nel Museo della Fraternita dei Laici di Arezzo e “Sketches” a Europa Power Yoga di Firenze, mentre nel 2016 ha portato la personale “Cosmo” a Corpo e Mente di Arezzo.

LA LOCATION
Parola d’ordine: Qualità. In questo vocabolo si sintetizza la filosofia del Ristorante Falterona, una parola di cui lo chef Leonardo Norcini – coadiuvato da uno staff impeccabile – non può fare a meno. Materie prime scelte con cura, passione ed esperienza; un’intensa lavorazione di esse, senza mai alterarne l’autenticità dei sapori. Il Ristorante Falterona, nel cuore di Stia, si distingue per semplicità ed eleganza; un’atmosfera familiare che magicamente si trasforma in un ambiente unico e raffinato in cui si rinnova quel magico connubio che da sempre lega il buon cibo, la natura e le arti.

Comunicato stampa
Pratovecchio Stia, 05 ottobre 2018

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