“Uomini delle stelle”: si riapre, al Dovizi, la stagione teatrale dei ragazzi

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Fondazione Toscana Spettacolo e Compagnia NATA, in collaborazione con il Comune di Bibbiena, presentano la Stagione Teatrale Ragazzi 2018/2019 UOMINI DELLE STELLE: sei appuntamenti al Teatro Dovizi di Bibbiena per i giovani spettatori e le loro famiglie, per passare tutti insieme un pomeriggio di divertimento alternativo e intelligente.
La Stagione si apre mercoledì 26 dicembre con lo spettacolo NEMICI NEGAT(T)I della compagnia Company Blu, di e con Elisa Consagra e Christian Prestia. Le coreografie sono di Charlotte Zerbey e Alessandro Certini, musica di Spartaco Cortesi.
Un attore e un’attrice s’incontrano per mettere in scena una vicenda… la storia su cui si ritrovano d’accordo e che li tiene avvinti da quando erano piccoli è quella di un gatto che prova a tutti i costi ad acciuffare un uccellino. I due iniziano così a costruire e vivere intensamente il gioco teatrale e i loro ruoli: il gatto prende forma nel linguaggio del corpo che ricrea i ritmi e la fisicità del cacciatore felino; l’uccellino invece da un calzino si trasforma in un pupazzetto caratterizzato da una propria presenza vocale ventriloqua. La dinamica è quella in cui ogni cosa può trasformarsi in qualcos’altro, purché sia piacevole e divertente. Il “gioco-conflitto” tra il gatto e l’uccellino via via porta alla scoperta dell’insoddisfazione di entrambi in un crescendo di situazioni dove il mancato successo del predatore e l’ansia della preda arrivano ai massimi livelli. Quando non c’è più niente da perdere, nasce l’amicizia, la solidarietà nella diversità, l’importanza reciproca dell’uno per l’altro. Da questo divertente parossismo inizia la curiosità verso l’altro, e la scoperta che dalle differenze nascondono l’amicizia e l’importanza della diversità.

Domenica 20 gennaio sarà la volta della Compagnia NATA, che porta in scena EMANUELA E IL LUPO, con Eleonora Angioletti e Livio Valenti, che firma anche la regia. I pupazzi sono stati creati da Roberta Socci, Andrea Vitali cura le scenografie e Lorenzo Bachini le musiche. La giovane Emanuela, lasciata la casa dei suoi genitori, si mette in viaggio finché arriva in un bosco, dove decide di fermarsi; comincia a costruire la sua casa in una luminosa radura, ma non sa che un lupo, nascosto tra i cespugli, lo sta spiando. La bestia feroce vorrebbe mangiarsi Emanuela, ma ha paura del suo bastone e del suo coltello, mentre trova curioso il suo libro e la sua pentola. I due sconosciuti cominciano a osservarsi: si avvicinano, si annusano e si raccontano; però un giorno, il Lupo tenta di papparsi la ragazza, ma ahimè o per fortuna, succede un imprevisto che li farà diventare amici…perché, come il detto dice, la solitudine è una brutta bestia. Lo spettacolo contrappone, come nelle fiabe classiche, il buono e il cattivo, ma essendo una fiaba moderna, procede con tecniche narrative originali: Emanuela, che rappresenta la giovane eroina che sta compiendo il suo viaggio di crescita, ha delle armi in mano (il coltello e il bastone) che però, utilizza non per combattere, ma per costruire. Il Lupo invece, pur essendo il malvagio, si preoccupa perché vede il suo bosco invaso dall’umano; quindi è la belva, in questa storia, ad aver paura dell’intruso che gli può portare via ciò che possiede. Ambedue i personaggi, pur nella leggerezza del racconto, hanno le loro ragioni profonde e sono psicologicamente complessi.
Lo spettacolo successivo sarà L’USIGNOLO DELL’IMPERATORE della compagnia TeatrOmbria, domenica 10 febbraio. In scena Grazia Bellucci, Stefano Giomi,. Manuela Medeot. Ideazione e regia di Grazia Bellucci, pupazzi e oggetti di scena a cura di Roberta Socci, Grazia Bellucci e Ada Mirabassi; voci di Amerigo Fontani e Luca Marras.
Lo spettacolo prende spunto dalla famosa fiaba di Andersen. Il testo della storia, pur completamente riscritto in chiave comica e grottesca, mantiene la struttura della fiaba originale con i suoi personaggi e luoghi caratteristici: L’Imperatore della Cina, Leccapadelle, Leccapentole, L’Usignolo, II Palazzo, il Bosco, etc. Il personaggio principale della nostra storia non è l’Usignolo bensì l’Imperatore. Protagonista comico, patetico e grottesco, caricatura di se stesso. Un imperatore calcolatore, opportunista, un pò ingenuo e un pò pazzo, ma fondamentalmente malato di una malattia molto grave, l’avidità. Egli preferisce l’Usignolo meccanico a quello vivo, attirato dalla sua musica commerciale perchè vede in lui la fonte di facili e cospicui guadagni. Infatti l’Uccellino Meccanico, suona a ripetizione sempre la stessa melodia, senza stancarsi, ma solo con il denaro, soldi sonanti, tanti! Cosi l’Imperatore scaccia l’usignolo vivo dal castello. Ma come dice il proverbio ‘i soldi e la ricchezza, non bastano a raggiungere la felicita e a cacciare la morte’. Solo il canto dell’usignolo vivo, il canto del cuore, della natura, quella natura che ci circonda ma che spesso non sappiamo apprezzare, avrà il potere di cacciare la morte che incombe sull’imperatore.
Domenica 24 febbraio la compagnia ATGTP – Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata mette in scena VOGLIO LA LUNA!, drammaturgia di Lucia Palozzi e regia di Simone Guerro.
Gli interpreti sono Diego Pasquinelli, Fabio Spadoni e Simone Guerro.
Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! E’ bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini. La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.
Spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2010 e vincitore del Premio EOLO AWARDS 2013 – Miglior Progetto Educativo per il Teatro Ragazzi e Giovani.
La stagione prosegue con ROSA di Teatro C’Art, spettacolo creato e interpretato da Teresa Bruno per la regia di André Casaca. Assistenti alla regia Stefano Marzuoli e Nina Lanzi, costumi di Federica Novelli e Vanna Vezzosi, musiche di Jun Miyake & Sublime, Baro Biao, Paco de Lucia e Chambao, Camaron e Tomatito.
Uno spettacolo provocante, che si muove sul filo della comicità portando una donna clown a rivelarsi in tutte le sue forme: energia maschile, semplice, concreta e femminile, passionale, sensuale, sostenuta nel suo sbocciare dall’arte del flamenco.
Essenziali la scenografia e gli oggetti sulla scena, che fanno da filo conduttore in tutto lo spettacolo ma che vengono stravolti nella loro ordinarietà dallo sguardo del clown. Lo stesso sguardo che trasporta lo spettatore in mondi nuovi seguendo il corpo di una donna nelle sue evoluzioni spericolate. Una serie di gag comiche, in cui emerge il lato buffo e allo stesso tempo delicato dell’essere umano. Uno show dove il silenzio é il tappeto sopra il quale scorrono dei pneumatici domati dalla protagonista come se fossero belve feroci di un circo, dove il silenzio lascia spazio al sogno e all’immaginazione… Una storia con tratti esilaranti e poetici, all’ombra di un attaccapanni gigante, a cui sono appese le fantasie di una donna. Uno spettacolo delicato, rosso e pungente, come una ROSA.
L’ultimo appuntamento è domenica 24 marzo con LA GRANDE SFIDA TRA IL RICCIO E LA LEPRE, diretto da Matthias Träger con Enzo Cozzolino, prodotto da Teatro Glug; musiche di Peter Malmsjo. Uno spettacolo con un burattinaio, 6 pupazzi, una fisarmonica, colori e tanta musica tratto dalla famosa fiaba dei fratelli Grimm. Si narra la tipica storia di una coppia di opposti, come già conosciuto in molti racconti popolari e del conseguente conflitto tra colui che appare “forte” e colui che appare “debole”. In questa storia di animali, come nelle favole classiche, non appaiono figure umane. L’intenzione della fiaba è evidente: nessuno deve prendere in giro un’altra persona (un altro animale) o sentirsi superiore, perché ognuno ha delle qualità diverse che altri probabilmente non hanno. Spettacolo premiato dall’UNIMA – Union Internationale de la Marionnette in occasione della Giornata Mondiale della Marionetta – Aprile 2007

TEATRO DOVIZI di Bibbiena
Inizio spettacoli ore 16:30
Ingresso 5 €

Info e prenotazioni
3791425201 (anche sms e WhatsApp)

UOMINI DELLE STELLE – Stagione Ragazzi 18/19

a cura di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Nata Teatro, Comune Di Bibbiena
con il sostegno di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Mibac, Rete Teatrale Aretina, Residenze Artistiche Toscane – RAT –

Comunicato stampa
Compagnia Nata
21 dicembre 2018

PROGRAMMA COMPLETO

Mercoledì 26 dicembre
NEMICI NEGAT(T)I
Company Blu

Domenica 20 gennaio
EMANUELA E IL LUPO
Nata Teatro

Domenica 10 febbraio
L’USIGNOLO DELL’IMPERATORE
TeatrOmbria

Domenica 24 febbraio
VOGLIO LA LUNA!
ATGTP Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata

Domenica 10 marzo
ROSA
Teatro C’art

Domenica 24 marzo
LA GRANDE SFIDA TRA IL RICCIO E LA LEPRE
Teatro Glug

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