La notte delle Perseidi al planetario delle Foreste casentinesi
Appuntamento a Stia a partire dalle 21, 15
Anche quest’anno il planetario del Parco nazionale presso il centro visita di Stia dedica una serata divulgativa e osservativa al tradizionale appuntamento con le Perseidi, le “stelle cadenti” di San Lorenzo.
La denominazione esatta è in realtà “meteore”. Si tratta di minuscole particelle di polvere e detriti che entrano nell’atmosfera terrestre e si “incendiano” a causa del grande attrito. Quelle di maggiori dimensioni generano scie molto più luminose e spettacolari, denominate “bolidi”.
Nel corso dell’anno, in determinati periodi, le “stelle cadenti” si presentano in sciami ricorrenti perché la terra periodicamente passa attraverso alcune scie di polveri lasciate dalle comete lungo le proprie orbite intorno al Sole. Le polveri entrano quindi nell’atmosfera in grande quantità e le scie luminose che si osservano nel cielo sembrano provenire da un unico punto, che prende il nome di “radiante” (che è il punto corrispondente alla direzione verso cui la Terra si sta muovendo in quel momento).
Il radiante dello sciame di “stelle cadenti” che si osservano nelle notti attorno al 10 agosto si trova nella costellazione del Perseo: da qui il nome di “Perseidi”. Con il passare dei secoli il massimo di attività dello sciame si è spostato in avanti ed ha luogo effettivamente il 12 agosto.
La possibilità di osservare un maggior numero di Perseidi si ha quando il radiante è più alto nel cielo, cosa che avviene nella seconda parte della notte: lo osserveremo quindi dapprima basso sull’orizzonte a nord-est, poi sempre più alto, fino all’alba.
Il massimo vero e proprio di attività dello sciame è previsto quest’anno nelle ore diurne del 12 agosto, quando ovviamente da noi non è possibile effettuare osservazioni.
Dato che l’attività dello sciame è comunque piuttosto intensa anche nelle notti precedenti e seguenti, sarà il caso di osservare perciò soprattutto nelle ore centrali delle notti tra l’11 e il 12 e tra il 12 e 13 agosto.
La Luna, in Primo Quarto il 10 agosto, non darà alcun fastidio alla osservazione, anzi la sua presenza renderà ancor più gradevole la visione del cielo notturno.
Una ultima nota: la “genitrice” delle Perseidi è la cometa periodica denominata Swift-Tuttle, dal nome dei suoi scopritori. Ha un nucleo del diametro di circa dieci chilometri; il suo ultimo passaggio vicino al sole risale al 1992, ma dovremo aspettare fino al 2126 per poterla rivedere.
L’incontro sarà occasione per visitare la collezione di rocce terrestri, meteoriti e impattiti messa a disposizione del planetario dal museo di Scienze planetarie di Prato.
Sarà possibile richiedere dettagli o prenotarsi, anche telefonicamente, presso l’ufficio informazioni del Parco di Pratovecchio (tel. 0575. 503029, dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 13) o la cooperativa Oros (tel. 335. 6244537; info@orostoscana.it).
U.s. parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna