Voci dal Casentino: “Il Teatro del fiume”

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Il Teatro del fiume

Quando fare Teatro risiede dentro l’anima…

Si può fare dovunque Teatro, quando questo è insito nell’animo dei teatranti, si può fare dovunque, e si può fare dovunque se il cuore di chi lo pratica è colmo di lui, e io ho intervistato Eleonora Angioletti della NATA per capire quanto fare Teatro sia trasportabile, anche nelle rive dei fiumi, fosse pure solo idealmente.

Il Teatro del fiume è una rassegna di spettacoli che si svolgono sulle rive dei nostri fiumi. Vuoi parlarmene?

-La rassegna “Teatro del fiume” è arrivata quest’anno alla diciannovesima edizione, e come ogni anno riesce ad offrire un cartellone ricco di spettacoli rivolti soprattutto ai bambini e ragazzi, ma non solo. La volontà è quella di offrire dei prodotti culturali di alta qualità durante il periodo estivo, portando il Teatro nelle piazze e nei centri storici più piccoli del nostro Casentino, e anche sulle rive dei fiumi ovviamente. –

La location è assolutamente originale direi. Da dove nasce l’idea?

-L’Arno che scorre giù per la vallata del Casentino con i suoi piccoli e grandi affluenti, è un po’ la nostra “arteria azzurra” direi, senza dover per forza scomodare Eraclito, grande Filosofo del pensiero. Vero è che l’acqua che sempre scorre diventa sinonimo di vitalità, di continuo cambiamento, ed è così che questo dovrebbe essere il Teatro: un flusso di idee, di emozioni e meraviglia in continuo movimento, un gorgheggio perpetuo e rinnovato, e poi diciamolo, ci siamo affezionati al nostro bel fiume, e come celebrarlo in maniera migliore che dedicargli una rassegna di Teatro? –

Si tratta di un qualcosa di indirizzato ai bambini oppure è rivolto a tutti?

-Il cartellone di quest’anno è soprattutto rivolto ai bambini e ai ragazzi, ma ci piace pensare come fanno i francesi, che gli spettacoli che presentiamo, quelli che proponiamo siano tout public, godibili a tutto tondo da differenti fasce di età, da un pubblico ampio insomma, un pubblico fatto di tante, differenti persone. –

Certo che voi della NATA siete ormai una garanzia da proiettare ovunque, anche lungo i fiumi. Con quante date andrete “in onda” col Teatro del fiume per l’appunto?

-Tantissime, quest’anno sono addirittura diciotto e non vediamo l’ora di cominciare.-

Quali saranno i paesi che vi guarderanno recitare?

-Seguendo idealmente il percorso del nostro fiume Arno, saremo a Stia, a Pratovecchio, a Moggiona, a Bibbiena, a Rassina, a Talla, a Salutio, a Chitignano, a Pieve a Socana, a Subbiano e a Capolona, ma inizieremo proprio da Subbiano con “Cappuccetto rosso e i due lupi”, precisamente sabato nove luglio, e proprio nella piazza sotto le mura antiche, che già da sé è una meraviglia. Dopodiché andremo avanti con tantissimi titoli che saranno interpretati anche da altre compagnie provenienti da tutta Italia. –

Raccontati a ruota libera

-Cerchiamo da anni di offrire, non solo spettacoli di compagnie del territorio, ma invitiamo artisti provenienti letteralmente da tutta Italia come dicevo pocanzi, perché pensiamo che il confronto e lo scambio con gli altri, arricchiscano noi come artisti ma anche il pubblico del Casentino.

È comunque una gioia per noi vedere ormai da tantissimo tempo, e nonostante la fatica fatta durante i periodi più bui della pandemia, le piazze piene, e quindi le bambine e i bambini sorridere e la meraviglia del Teatro farsi strada nei cuori ancora e ancora. Si tratta di una sorta di magia ciò che porta il Teatro, ciò che racconta quella specifica modalità di recitazione, perché il “Teatro del fiume” proviene dagli occhi e sfocia direttamente nel cuore. –

Che dire dunque, la rassegna estiva di NATA Teatro ci da diversi appuntamenti curati da loro, si tratta di un programma ricchissimo ed entusiasmante, rivolto a grandi e piccini e si sa, quando si tratta di NATA Teatro è sempre una garanzia!

Grazie Eleonora…

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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