Mi sono divertita un sacco ad intervistare questa coppia di fratelli, giovani e freschi come la straordinaria idea che hanno avuto. Oscar ed Eleonora Paggetti sono legati fortemente da un affetto assoluto, ma soprattutto, ciò che mi ha colpito è stato il rispetto che Eleonora mi ha dimostrato provare nei confronti di suo fratello. Infatti, quando l’ho contattata per proporle questa intervista chiedendole se le avrebbe fatto piacere rispondere ad alcune domande, lei mi ha risposto che lo avrebbe fatto volentieri ma solo se erano rivolte anche a suo fratello, ed io ho trovato questa cosa davvero onorevole nei confronti del rispetto dei sentimenti fraterni.
Oscar ed Eleonora hanno pensato di raccontarci del nostro Casentino utilizzando un metodo assolutamente innovativo e intelligente. Loro si recano nei luoghi e ne narrano la storia documentando il tutto con foto e video che poi possiamo trovare sui social, ed è Oscar che ne cura “la rete”, mentre Eleonora va alla ricerca delle storie, documentandole.
Quella che avete avuto è un’idea straordinaria per far conoscere il nostro Casentino. Come vi è arrivata?
Durante il lockdown l’idea è venuta a mio fratello Oscar, che aveva sentito raccontare di una chiesa avvolta nella sua leggenda. Non sapevamo neanche dell’esistenza di questa struttura e ci sembrava un vero peccato non esserne a conoscenza perché si tratta di qualcosa di bello e interessante, qualcosa che ci appartiene, in quanto casentinesi. Da lì è nata l’idea di recarci sui luoghi, magari quelli un po’ più nascosti di questa nostra meravigliosa vallata. Comunque, l’idea ce l’ha fatta venire un racconto che ci hanno fatto sulla chiesa di Garliano, sita nel comune di Castel San Niccolò.
Come funziona tecnicamente il tutto?
La prima cosa è la scelta del luogo, o del paese di cui vogliamo raccontarne la storia, susseguentemente faccio una ricerca studiandomi la particolarità del posto, la approfondisco e poi mi reco sul luogo e faccio le riprese. Chiaramente chiedo a chi incontro quel qualcosa che non si trova sui libri, ma che è nella memoria degli abitanti. Dopodiché viene montato il video, e poi insieme ad Oscar lo riguardiamo finché lui non lo mette su Istagram e su facebook. In pratica, io faccio i video e lui li pubblica sui social, più precisamente su: Casentino_byselfie
Nei luoghi dove già siete stati, come vi hanno accolto?
Quando andiamo nei luoghi ci andiamo senza nessun preavviso, ci andiamo all’insaputa di tutti, ma alla gente fa davvero piacere che si porti a conoscenza le varie caratteristiche di cui i paesi sono ricchi. Condividerle sui social fa sentire gli abitanti dei luoghi davvero orgogliosi della loro terra, che spesso è quella della nascita. Dobbiamo dire che le visualizzazioni sono tante, e anche dai commenti che fanno, si capisce che il tutto è molto apprezzato. Gli stessi sindaci apprezzano e condividono, addirittura alcuni di loro ci chiamano per ringraziarci. Insomma le positività che ci ritornano indietro ci fanno presto scordare il faticoso impegno che questo progetto comporta.
Chi di voi due si diverte di più?
Credo proprio che mi diverto più io, perché a mio fratello piace più interagire sui social. All’inizio era difficile parlare al cellulare, ma poi è diventato normale. Mi diverto a raccontare col nostro dialetto casentinese per rimanere fedele ai nostri luoghi anche col linguaggio, almeno sono certa che non esista da nessun’altra parte raccontato così.
Una cosa particolare che vi è successa?
Inizialmente non sono mancate le disavventure, ad esempio quando siamo andati a fare il video al castello di Romena, ci siamo accorti ritornando a casa, che lo avevamo girato totalmente senza audio. Capita anche che quando il mio ragazzo viene con me, lo perdo perché intento ad ammirare qualcosa, inoltre, abbiamo preso tante di quelle acquate, perché vado spesso in bicicletta o a piedi, per cui gli agenti atmosferici li incontro davvero tutti durante il cammino. Comunque siamo contenti dell’impegno preso a far conoscere di più il nostro Casentino, soprattutto ci piace l’idea di far divertire la gente che guarda i nostri video. Abbiamo per questo ricevuto un sacco di follower sia su Istagram che su facebook.
Immagino che vi divertiate un sacco, ma qualche rischio lo correte a portare avanti questo progetto?
Ormai è la gente che ci ferma per strada e ci consiglia di andare di qua o di là. Il nostro Casentino piace e non è vero che non c’è niente, anzi viviamo in una culla piena di tesori, e questo è inteso dal punto di vista naturalistico, storico e culturale. Noi vogliamo farlo sapere, e a dir la verità il nostro progetto è nato proprio per questo. L’interesse della gente è davvero importante e noi ci mettiamo un grande entusiasmo perché questo nostro Casentino è nostro ed è qualcosa di davvero straordinario. Parola di due casentinesi DOC.
Ritengo questa idea davvero geniale, che permette agli adulti di scoprire angoli che magari non conoscevano e ai più giovani di apprezzarne le storie, ma soprattutto ci permette di aver sempre più voglia di viverlo questo nostro Casentino, perché non ha poi così tanto da invidiare ad altre località, lo dimostra il fatto che la maggior parte delle persone che anni addietro hanno dovuto lasciarlo, si siano tenuti ben stretti la casetta dei nonni nella quale scappano ogni qualvolta possano farlo, inoltre adesso abbiamo i nostri due “Piero Angela” che ce ne documentano la bellezza e ricchezza assolute. A questo proposito ringrazio Eleonora e Oscar Paggetti di Strada in Casentino che ci mandano in onda luoghi di straordinaria bellezza intrisi di storia, la nostra!