Riccardo Tellini e il suo amore per la musica
Era solo “un soldo di cacio” quando nella Banda paesana suonava il suo Sax…
Ci siamo incontrati nel tavolino di un bar, all’aperto per rispetto nei confronti di questo momento, e Riccardo Tellini si è subito donato, più come musicista che come giovane uomo. Anche i suoi grandi occhi verdi si sono fatti più ampi e attenti quando parlava dell’importanza che la musica, ha dentro la sua vita.
Riccardo lavora presso un’azienda di illuminazioni, e si definisce un ragazzo dalla vita semplice, lo sarebbe davvero, se non fosse per quell’amore assoluto che vive dentro di lui e che è rivolto alla musica, appunto.
Era ancora piccolo quando i suoi genitori lo inserirono nella “Banda”, dopo il fallimento con il fratello maggiore, che non aveva voluto saperne niente, lui invece, a soli sei anni ci si era trovato bene e iniziò a suonare il Sax contralto. Col passare del tempo poi, aveva dato segnale di voler imparare a suonare anche la batteria, e allora il padre, con qualche sacrificio, gliela comprò ben volentieri. Riccardo nel tempo provava e riprovava a scrivere e comporre brani musicali, ma non gli veniva facile farlo, per lui era sempre una grande fatica…
– Ritengo infatti di avere tante, troppe lacune, ma, la mia fortuna più grande è che mi piace un sacco sperimentare. Adoro il suono, la melodia e l’ascolto, e scrivere la musica mi piace ancor più che suonarla, infatti, la passione per la musica orchestrale mi è arrivata piano piano suonando nella banda, con la quale realizzavamo importanti colonne sonore di film d’eccellenza, a livelli di Ennio Morricone.
Io sostanzialmente vado a sentimento, – continua – con pochi canoni, e sicuramente una persona che si intende di musica, mi troverebbe un sacco di difetti, di sbavature, come si dice in gergo.
Con la mia batteria susseguentemente ho suonato in diversi gruppi divertendomi molto e incontrando persone speciali, in fondo chi gira intorno alla musica è sempre un po’ speciale, sempre un pochino sopra le righe. Dal 2007 al 2013 ho preso parte in un gruppo Metal, credendoci davvero molto, ma è stato nel periodo della chitarra, che ho cominciato a scrivere canzoni. Quest’ultima è uno strumento che ad oggi, ritengo di non saper suonare ancora bene.
Ho scritto ben sette canzoni, ma poi, quando il gruppo si è sgretolato, ho pensato di buttare via tutto, di vendere tutti i miei strumenti e quello è stato un periodo davvero negativo, un periodo in cui la musica non riuscivo neanche ad ascoltarla. Fino a che nel 2016, totalmente da solo, ho pubblicato un mio disco, e per me è stata una sorta di liberazione. Si trattava di un disco Metal, un qualcosa di assolutamente viscerale, di mio passionale e sentimentale che avverto nei confronti della musica stessa, e farlo venire al mondo mi aveva come rinnovato.
Dopo questo periodo ho fatto parte di altri due gruppi, con cui abbiamo registrato un altro disco, ma dentro di me oramai era scattata la voglia e il bisogno di fare da solo. Ci siamo sciolti nel 2019 e da allora c’è stato di nuovo un periodo di buco nei confronti di questo mio amore, come un’assenza totale.
È stato dentro a questo tempo che ho scritto la mia canzone, un qualcosa che ho amato immensamente e che ho dedicato a due persone a me carissime, che purtroppo non ci sono più; mio zio e mio nonno. Questo brano porta il titolo di; “Sigh of Relief” ovvero “Sospiro di sollievo”.
“Dream”, la canzone che gira in questo periodo, l’ho pubblicata su un canale You Tube e l’ho scritta di getto in soli due giorni, e semplicemente applicando delle piccole regole, sono riuscito finalmente a farla nascere, a farla venire alla luce. Alessio Paglialunga e Martina Castelli, sono i protagonisti del video che la accompagna, due ragazzi che trovo assolutamente leggiadri e che fanno parte della scuola di ballo “Two pass dance”, capitanata dalla mitica Silvia Fani.
Per me ciò che più conta nella musica è l’orecchio e io gliene presto tantissimo davvero, ed è proprio dall’orecchio che la trasporto direttamente al cuore.
Oggi è tutto diverso e la prendo con molta calma, scrivo cosa voglio e con chi voglio, e ciò che scriverò d’ora in avanti, lo farò cantare a chi ho in mente. Scriverò qualsiasi cosa mi passerà per la testa, perché non voglio seguire schemi, la musica in fondo è libertà e io voglio divertirmi liberamente insieme a lei. Con ogni canzone che scriverò, vorrò rappresentare un’emozione, che questa sia; rabbia, gioia, dolore amore, perché proprio da questo deriva la verità dei generi musicali che andrò a toccare, quelli che nel corso della vita mi hanno trasmesso qualcosa. –
Riccardo ha un amore smisurato per la musica, per la SUA musica, nel senso che se la infila dentro e la tiene lì con sé, e per questo amore che prova, nutre una profonda gratitudine nei confronti dei suoi genitori che non solo gliel’hanno fatta incontrare, ma non gliel’hanno mai negata, a qualsiasi costo.
Io personalmente ero un po’ scettica nel proporgli un’intervista, perché purtroppo in fatto di musica ho tanti limiti, invece Riccardo è riuscito a farmi sentire sulla pelle, quanto sia importante per lui, e oggi la amo anche io un pochino di più.
Vi invito ad andare sul canale You Tube e ad ascoltare la sua “Dream”, solo così potrete capire le qualità musicali di Riccardo Tellini.
Grazie Riccardo, e mi raccomando non ti fermare!
https//youtu.be/xjGWLApRahg