Vivaldo Vagnoli, un medico, un uomo…
Fare il “medico condotto” implica un mondo!
Da sempre Vivaldo Vagnoli è il dottore della mia famiglia primaria, a dire il vero lo è stato anche per me, per mio marito e anche per i miei figli, ma anni fa decisi di lasciarlo in quanto recarsi presso il suo ambulatorio, voleva dire lasciarci un’intera giornata, cosa che col lavoro che faccio, non potevo e non posso permettermelo. Da lui c’era sempre la fila perché Vivaldo è stato ed è un medico ambito, e proprio per questo scelto da tanti, proprio lui col suo fare meticoloso, col suo voler arrivare in fondo alle cose. Oltretutto ero consapevole del fatto che non avrebbe potuto accompagnarmi durante la mia “vecchiaia”, in quanto sono un pochino più giovane di lui, e così, assolutamente a malincuore, presi la decisione dolorosa di cambiare medico. Vagnoli è però rimasto sempre il dottore dei miei genitori e anche di mio fratello e durante tutto questo tempo ho potuto vedere, ho potuto rendermi conto di quanto la sua lunghissima esperienza di ben trentotto anni e sei mesi, sia stata messa in atto nel migliore dei modi, e vorrei raccontarvelo un po’; Immaginate un uomo sempre, ma sempre di corsa, svelto, senza troppo tempo da perdere, probabilmente per potersi recare da più persone possibili, con la sua borsa marrone contenente tutto quanto un mestiere, tutto quanto un sapere. Ho visto questo medico andare al capezzale di mio padre, quando era ancora ricoverato in ospedale, l’ho visto parlare coi suoi colleghi del reparto, per essere a conoscenza delle condizioni di salute di quell’uomo che tanto ha seguito, l’ho visto andare a casa dei miei a tutte le ore del giorno e della sera, e tante volte alla fine dell’orario di ambulatorio, invece di correre a casa a pranzare. L’ho visto salire le scale dell’appartamento dei miei, anche solo per misurargli la pressione, o magari, per mettergli una ricetta nella cassetta della posta, così, per non farli andare presso di lui e scomodarli. Vagnoli mi ha chiamato negli anni decine e decine di volte per decidere con me il da farsi relativamente alla salute dei miei, ha alzato anche la voce quando io non coglievo l’importanza di fare qualche visita specifica, ma soprattutto mi ha dimostrato di esserci sempre, ogni qualvolta l’abbiamo chiamato, e sì che qualche volta i miei, come del resto tantissimi anziani, l’hanno chiamato davvero per nulla. Comunque, e qui arrivo al “sodo”, Vivaldo Vagnoli dal trenta di aprile di quest’anno chiuderà la sua valigetta marrone, e si preparerà a godere della sua pensione assolutamente meritata, in fondo è un uomo ancora giovane e come tale potrà finalmente concentrarsi un po’ su sé stesso e sulla sua famiglia, anche se credo che i suoi pazienti gli mancheranno non poco. Io, da parte mia non ho che da ringraziarlo, perché innanzitutto è stato un amico, un buon ascoltatore, ma soprattutto un GRANDE professionista, e pensando a colui, o colei che lo dovrà sostituire, provo un pochino di tenerezza, perché passerà tanto tempo affinché il nome di questi risuoni nella nostra vallata come quello del dottor Vivaldo Vagnoli, eh già, sicuramente anche il nuovo medico avrà una sua valigetta, dentro la quale ci sarà una laurea e di conseguenza un mestiere, e che questa sia marrone o nera, o di qualsiasi altro colore, poco importa, perché prima che sia piena della competenza di Vivaldo, prima che sia piena di tanto sapere, di tanta conoscenza, ma soprattutto, di tanta amicizia, occorrerà tanto tempo davvero. Grazie di cuore Vivaldo e goditi la tua nuova vita!
Un grazie particolare anche a Filippo Vagnoli che è stato un gancio eccellente senza il quale questo articolo, sarebbe stato meno.